Nel testo di bozza della Legge 2024 c’è inserito un taglio ad un Bonus casa. Cosa significherà per gli italiani?
I bonus edilizi aiutano le famiglie ad affrontare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica della propria abitazione. A quale misura si dovrà rinunciare?
Si va incontro a delle restrizioni importanti sulla stregua di quelle del Superbonus ad inizio anno con la riduzione della platea dei beneficiari e il passaggio di aliquota dal 100 al 90%. Proprio questa misura tanto discussa non sarà prorogata nel 2024. Stop, dunque, alla ristrutturazione dell’immobile con riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici utilizzando una detrazione molto alta. Cosa rimarrà ai cittadini?
Seppur la Direttiva Casa Green è stata modificata evitando un salasso per le famiglie entro il 2030, rimane il fatto che nei prossimi anni le famiglie dovranno iniziare a far salire la classe energetica della propria casa. La spesa è elevata e gli aiuti sono necessari. Ma al momento il Ministro Giorgetti ha optato per una chiusura con i Bonus casa che restano fuori dalla Manovra.
Come cambiano i Bonus casa nel 2024
Niente proroga del Superbonus al 90% nel 2024. Questa è la prima certezza con l’aliquota che scenderà al 70% per i condomini e sparirà per le villette e le abitazioni unifamiliari. Naturalmente il riferimento è al contenuto della bozza della Legge di Bilancio 2024. Se le associazioni, i parlamentari e le maggioranza vorranno potranno opporsi a questa chiusura.
Restano fuori anche le cessioni del credito e lo sconto in fattura. Al momento tali modalità di rimborso sono concesse solo con poche misure tra cui il Bonus barriere architettoniche. Questo Bonus non subirà modifiche mentre altre agevolazioni subiranno dei tagli. Il riferimento è al Bonus mobili con un taglio di 3 mila euro dato che il tetto di spesa scenderà da 8 mila a 5 mila euro nel 2024. Di conseguenza la detrazione massima sarà di 2.500 euro e non più 4 mila euro.
Verrà eliminato il Bonus per le case green che prevede una detrazione del 50% sull’IVA per comprare immobili residenziali di classe energetica A o B mentre saranno messi a disposizione 380 milioni di euro per i mutui prima casa dedicati agli under 36 anni e con ISEE sotto i 40 mila euro al momento della stipula dell’atto. Tale agevolazione include l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecale e catastale per gli acquisti non soggetti a IVA o di un credito d’imposta pari all’importo dell’IVA per acquisti soggetti all’IVA.
Rimarranno in vigore il Sismabonus, il Bonus verde per i giardini, l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazioni.