Pochi italiani conoscono il Bonus ascensore, un’agevolazione che permette di risparmiare molti soldi. I CAF ricordano l’opportunità.
Scopriamo come funziona il Bonus ascensore, quali requisiti soddisfare, qual è l’importo e come richiederlo. Confermato dalla Legge di Bilancio 2024, sono poche le famiglie che lo hanno richiesto.
Molti possibili acquirenti di un appartamento come prima domanda all’agente immobiliare chiedono se c’è o meno l’ascensore. Questo migliora la qualità della vita delle persone e rende la propria casa accessibile a tutti, anche ad eventuali ospiti con una disabilità motoria. Gli ascensori sono comodi quando si deve salire la spesa a casa o le casse d’acqua o quando si parte per la vacanza trascinandosi dietro numerose valigie. Per i più pigri, poi, è immancabile perché fare anche solo due piani di scale è un’enorme fatica quando si rientra da lavoro o da una passeggiata.
Insomma, quando l’ascensore manca o non funziona più se ne avverte pesantemente l’assenza. Fortunatamente in tanti palazzi si può procedere con l’installazione avendo lo spazio esterno o interno a disposizione per piazzare l’utile ingombro. E si può risparmiare sulla spesa grazie al Bonus ascensore che, in realtà, rientra nel più ampio Bonus per l’eliminazione della barriere architettoniche, nel Superbonus o nel Bonus ristrutturazione.
Bonus ascensore, la detrazione per un risparmio assicurato
La spesa di installazione o sostituzione dell’ascensore si può recuperare in parte nel tempo grazie ai Bonus casa che ammettono tale spesa. Le agevolazioni tra cui scegliere sono tre. Il Bonus barriere architettoniche prevede una detrazione del 75% se l’impianto migliora l’accessibilità alle persone con disabilità. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione varia tra 50 mila e 30 mila euro in base al numero di unità immobiliari presenti nell’edificio. Si potrà approfittare di questo Bonus fino al 31 dicembre 2025.
Il Superbonus 2024 con detrazione al 70% si può richiedere solo se l’installazione dell’ascensore rientra tra gli interventi trainati ossia in un insieme di lavori che fanno migliorare di due classi energetiche l’edificio di residenza o raggiungere la classe più alta attestata tramite APE. Le spese dovranno essere sostenute entro il 31 dicembre 2024, poi sarà addio al Superbonus 70% dato che l’aliquota dovrebbe scendere al 65% nel 2025.
Infine, il Bonus ristrutturazione prevede una detrazione del 50% con tetto massimo di 96 mila euro (nel 2025 scenderà al 36% con tetto massimo di 48 mila euro) se l’installazione dell’ascensore è legata ad una ristrutturazione o manutenzione straordinaria della casa. Concludiamo ricordando che nei piani del Governo sono previste modifiche agli attuali sgravi. Significa che il prossimo anno queste misure citate potrebbe cambiare.