Con il Bonus Barriere puoi risparmiare sui lavori di ristrutturazione di bagno ed infissi: vediamo come funziona
Se devi affrontare una ristrutturazione in casa e vuoi risparmiare un (bel) po’ sui lavori, ti conviene dare un’occhiata a questo bonus, che riguarda l’abbattimento di barriere architettoniche. Non richiede altro che un po’ di pianificazione e attenzione ai dettagli: nel 2023 è possibile ottenere un bonus del 75% per ogni unità immobiliare grazie alla detrazione edilizia.
Questo bonus si applica anche per la ristrutturazione del bagno e la sostituzione degli infissi, a patto che rispettino le regole tecniche del DM 236/1989. Vediamo di cosa si tratta, come applicarlo e quali sono i casi particolari.
Questo bonus si riferisce a specifici interventi volti a eliminare le barriere architettoniche negli edifici esistenti. Il tetto massimo di spesa varia da 30.000 a 50.000 euro, a seconda della tipologia dell’edificio. La detrazione si applica anche per l’automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, che contribuiscono all’abbattimento delle barriere. E c’è un ulteriore vantaggio: sui materiali si applica l’IVA ridotta al 4%, anche se non sei un portatore di handicap.
Uno degli aspetti più interessanti del bonus barriere è la sua compatibilità con lo sconto in fattura. Ciò significa che potrai beneficiare sia del bonus che dello sconto, a condizione che l’intervento risponda ai specifici requisiti previsti dal DM 236/1989.
Quindi, come applicare il Bonus Barriere? Il bonus è fruibile dal proprietario dell’immobile, dal titolare di un altro titolo idoneo (come l’affitto o il comodato), o dal familiare convivente. Il bonifico bancario per i lavori deve essere parlante, deve cioè contenere alcuni elementi specifici come la causale del versamento (che deve indicare l’articolo 16-bis del TUIR), il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e il codice fiscale o il numero di partita IVA del beneficiario del pagamento.
Se i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche rappresentano la prosecuzione di interventi già iniziati negli anni precedenti, è possibile applicare il Superbonus 110%. Questa opzione può essere particolarmente vantaggiosa, ma richiede un’attenta pianificazione e l’osservanza di determinate condizioni.
Attenzione, perché esistono alcune situazioni particolari in cui l’applicazione del bonus barriere può risultare leggermente diversa. Ad esempio, in caso di vendita o donazione dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi, le quote di detrazione non utilizzate sono trasferite all’acquirente o al donatario. Se invece il titolare decede, il diritto alla detrazione si trasmette esclusivamente all’erede che conserva la detenzione materiale e diretta del bene.
Ricorda: le fatture e le ricevute devono essere conservate per almeno cinque anni, e possono essere richieste dal Fisco. Quindi, prima di avviare qualsiasi progetto di ristrutturazione, assicurati di essere ben informato sulle opportunità disponibili e come coglierle al meglio.