Bonus Affitti: ecco quanto ti spetta col nuovo Decreto, come chiedere la cifra

Sono soprattutto gli studenti universitari a lamentare il caro-affitti. Ecco ora un bonus che sicuramente può rendere il mercato 

Il tema degli affitti è, da mesi, centrale nel nostro Paese. Soprattutto in alcuni territori, gli aumenti e i rincari hanno reso la situazione insostenibile. Oggi, però, un nuovo Decreto recepito dal Governo presieduto da Giorgia Meloni prevede un ricco bonus per gli affitti. Ecco la procedura da fare per ottenere le somme.

Tutto è contenuto infatti nelle misure riguardanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Com’è noto, il tema del caro-affitti è stato sollevato, negli scorsi mesi, soprattutto dagli studenti universitari, che hanno anche inscenato proteste e manifestazioni fuori dagli atenei. Per loro, infatti, l’eccessivo costo degli affitti lederebbe il diritto allo studio che, come ben sappiamo, è sancito dalla Costituzione.

È facile immaginare come il tema possa riproporsi subito dopo l’estate, quando, cioè, l’attività didattica nelle università italiane tornerà a pieno regime. Le nuove misure del decreto PNRR rappresentano un passo significativo. Le semplificazioni normative e i benefici fiscali mirano a incentivare la creazione di un mercato più sano, anche grazie all’aumento dell’offerta di alloggi per studenti.

Affitti: le agevolazioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Si tratta di incentivi per il cambio di destinazione d’uso degli immobili, finalizzati alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. L’obiettivo è ambizioso: creare sessantamila posti letto entro giugno 2026, come stabilito nella Missione 4, Componente 1, del PNRR. Per raggiungere questo traguardo, il decreto legge n. 19 del 2 marzo introduce semplificazioni significative riguardo il cambio di destinazione d’uso degli immobili, ora sempre consentito per la trasformazione in residenze universitarie.

Decreto bonus affitto
Più alloggi per gli studenti universitari – (designmag.it)

Una delle novità più rilevanti è l’istituto del permesso in deroga. Secondo l’articolo 17 del D.L. 19/2024, per favorire la creazione di alloggi per studenti, è sempre permesso il mutamento di destinazione d’uso degli immobili per destinarli a residenze universitarie, anche in deroga alle normative urbanistiche vigenti. Questo tipo di permesso, regolato dall’articolo 14 del Testo Unico Edilizia, permette al Consiglio comunale di superare alcune norme per realizzare interventi edilizi che rispondono a interessi collettivi.

Gli interventi necessari per il cambio di destinazione d’uso a studentati universitari possono essere realizzati tramite una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) secondo l’art. 19 della legge 241/1990. In caso di dichiarazioni false, le autorità competenti possono bloccare i lavori e ordinare la rimozione delle opere eseguite, oltre a prevedere sanzioni penali. Una volta effettuato il cambio di destinazione d’uso, l’immobile è soggetto a un vincolo di destinazione funzionale di almeno dodici anni, durante i quali non può essere locato per altri scopi. I

Per incentivare ulteriormente queste trasformazioni, il decreto prevede uno sconto fiscale: l’aumento del valore della rendita catastale dell’immobile, dovuto al cambio di destinazione d’uso, non sarà soggetto alla tassazione sugli immobili né alle imposte ipotecarie e catastali.

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