Un nuovo piano per gli affitti promette di aiutare chi non ha casa a trovarne una. Quello che c’è da sapere sugli aiuti.
Una delle tante crisi di un tempo che sembra aver adottato l’emergenzialità come sua cifra costitutiva è rappresentata dalla crisi degli alloggi. Si parla da tempo di emergenza abitativa e sempre più i giovani, comunque gli under 40, prendono in seria considerazione soluzioni come quella della cosiddetta “coabitazione fluida”.
Si tratta solo dell’ultimo parolone sdoganato in ordine di tempo da una cattiva stampa che tenta di presentare come stili di vita “collaborativi” e “virtuosi” situazioni che in un tempo nemmeno troppo lontano sarebbero state definite – a giusto titolo – per quello che sono: drammatiche espressioni di povertà. Come se il caro vita galoppante e i prezzi altissimi dell’immobiliare fossero fenomeni “fisiologici”, da accettare così come vengono.
Per cui diventa quasi una soluzione normale quella che un tempo – la coabitazione con altri – era reputata al massimo una transizione in attesa di potersi permettere una casa propria. Non stupisce che si faccia anche una certa fatica a mettere su famiglia, visti i prezzi proibitivi delle case. Fortunatamente qualcosa comincia a muoversi, come prova il nuovo piano che si propone di aiutare chi non ha casa.
Piano per chi non ha casa e Bonus affitti da 500 euro
Qualcosa si muove in quel di Lecco, dove – come da altre parti d’Italia – il mercato del mattone ha raggiunto cifre accessibili soltanto a pochi e affittare un appartamento di 100 metri quadrati può arrivare a costare anche fino a 800 euro al mese. Una situazione abitativa sempre più preoccupante che ha spinto il locale assessorato del Welfare a predisporre un pacchetto di aiuti.
Si tratta di un piano che prevede aiuti per 2 milioni di euro a favore di anziani fragili e vulnerabili con oltre il 60% di invalidità. Nel pacchetto rientra anche una seconda misura da 125 mila euro destinata a supportare circa 250 over 70 fragili e monoreddito grazie a bonus di 500 euro “one shot” per il pagamento dell’affitto.
In sostanza gli aiuti sono destinati a quella “zona grigia” costituita da persone che, non trovandosi in condizioni di estrema povertà, non rientrano nei canoni di redditi utili ad accedere alle graduatorie per l’edilizia residenziale pubblica ma non sono comunque in grado di pagare affitti sempre più elevati e meno che meno di ottenere un mutuo per comprare casa,
Saranno poi ristrutturati quattro appartamenti per mamme sole o genitori single. Ristrutturazioni anche per altri tredici appartamenti sparsi per i rioni della città di Lecco, attraverso un bando per gli operatori del terzo settore. Del migliaio di appartamenti pubblici presenti in città, oltre 340 sono comunali. Attualmente 75 di questi sono vuoti perché hanno bisogno di significativi interventi per poter essere abitabili.