Un semplice dispositivo da installare sul balcone di casa per ridurre sensibilmente il costo della bolletta arrivando a risparmiare fino al 50%
Uno dei principali obiettivi degli italiani in fatto di spese per la casa è quello di ridurle il più possibile. A cominciare dalle bollette di elettricità, acqua e gas, cresciute a dismisura negli ultimi mesi e, seppur oggi in lieve calo, ancora piuttosto marcate per quanto riguarda gli importi mensili. In estate è, in particolare, la bolletta dell’energia elettrica a costare davvero cara, complice l’utilizzo di ventilatori e aria condizionata per molte ore al giorno.
Esiste però un metodo che consente di ottenere un abbattimento completo degli importi, arrivando a ridurre la spesa fino al 50% al mese. Si tratta di uno strumento che, in tutta semplicità, è possibile installare sul balcone di casa e che in breve tempo vi cambierà la vita. Scopriamo di che cosa si tratta, come sceglierlo e predisporlo al meglio.
Il dispositivo che abbatte i costi in bolletta: si installa sul balcone
Lo strumento in questione sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni, complice lo sviluppo di un modello di autoproduzione dell’energia elettrica che, dopo aver conosciuto ampia diffusione all’estero, si sta iniziando a diffondere anche in Italia. Tutto grazie alla modifica, da parte dell’Arera, del Testo Integrato Connessioni Attive ovvero il TICA. Un intervento, deciso nel 2020, che ha consentito di semplificare i meccanismi di connessione alla rete elettrica nel caso di installazione di impianti inferiori a 800 watt.
Stiamo ovviamente parlando degli impianti fotovoltaici e, in questo caso, di quelli installati sul balcone di casa. Una posizione che fino a poco tempo fa neanche si considerava, abituati a vedere i pannelli sui tetti delle abitazioni o dei capannoni. Ma che può dare enormi soddisfazioni dal punto di vista economico: basti pensare che nella sola Germania sono oltre 50mila quelli installati nel primo trimestre dell’anno sui balconi.
Esistono a tal proposito i sistemi Plug&Play che permettono di raggiungere i 350 W oppure i mini fotovoltaici, impianti con potenza compresa tra 350 e 800 W. In entrambe i casi è sufficiente inviare la Comunicazione Unica al distributore di rete per iniziare subito a sfruttarli. Oltre ad una maggiore accessibilità, essi possono produrre in modo indipendente energia pulita. I kit sono semplicissimi da installare e solitamente è sufficiente collegarli all’impianto domestico.
Addirittura, nel caso dei sistemi Plug&Play, è sufficiente collegare ad una presa di corrente una spina elettrica. Non occorrono, infine, permessi autorizzativi a meno che non vi siano specifici vincoli architettonici o paesaggistici. Grazie a questi sistemi si andrà ad autoprodurre sufficiente energia per risparmiare tra il 20 ed il 30% l’anno in bolletta. Il tutto con un costo medio compreso tra 700 euro per i Plug&Play ed i 1400 euro per un mini impianto fino a 800 W.