La “tregua estiva” è già praticamente finita e gli italiani al rientro a lavoro dovranno di nuovo mettere mani al portafogli per le bollette.
La politica secondo cui se rincara il gas aumentano i prezzi ma se questo diminuisce no si abbassano anche le tariffe sta corrodendo inesorabilmente le risorse economiche delle famiglie. Dopo le varie mazzate arrivate a causa della guerra in Ucraina, seguite a ruota dalle speculazioni, adesso arrivano i rincari “fisiologici”.
D’inverno, si sa aumenta il consumo di gas per il riscaldamento: a maggiore domanda accade che il prezzo si alza. Tutto normale? Purtroppo sì, ma a farne le spese sono sempre i cittadini e le imprese. Anzi, i consumatori finali pagano il doppio, perché devono sopperire agli aumenti dei propri consumi e anche agli aumenti dei prodotti il cui prezzo viene alzato da parte delle aziende che tentano di rientrare dei costi. Nonostante ormai il potere d’acquisto di milioni di italiani sia ridotto all’osso, si preannunciano “un po’ di rincari”, e lo si fa con nonchalance. I dati sono davvero preoccupanti.
Nomisma Energia ci dice quanto ci costeranno in più le bollette, e non sono buone notizie
I rincari scatteranno puntuali a partire dal 1 ottobre. Le stime sono comprese tra un 7 e un 10%, ma non dimentichiamoci che queste cifre che sembrano esigue vanno a sommarsi agli aumenti stratosferici accumulati nell’ultimo anno.
Ciliegina sulla torta, gli aumenti partiranno in concomitanza con lo stop ad agevolazioni e bonus. E non dimentichiamoci che con l’avvio della stagione autunnale sono in vista altre stangate: chi ha figli in età scolare vedrà volare via centinaia di euro per il “corredo scolastico”.
Il problema risiede nel fatto che ultimamente il prezzo del gas è tornato a salire, attestandosi ad oggi sui 35 euro per megawattora. E se aumenta il gas aumenta anche il costo dell’energia elettrica, visto che questa viene ancora prodotta per la maggior parte proprio col gas.
Il Presidente e fondatore di Nomisma, Davide Tabarelli, ha però precisato che in bolletta gli aumenti del gas saranno “solamente” del 2%; ma al contempo già a partire dal 2024 i prezzi potranno aumentare anche del 40% rispetto a quelli attuali e quindi le tariffe salirebbero di 10 volte rispetto al 2%.
Detto in soldoni, per gli italiani si prospettano bollette più care e in particolar modo per chi ha ancora la fornitura dal mercato tutelato. Il sito facile.it, che è specializzato nella comparazione di prezzi di numerose tipologie di servizi, ha fatto un’ipotesi sconcertante.
Una famiglia media che consumava circa 300 euro al mese, andrà a spenderne – dal 1 ottobre – anche fino a 170 euro in più. Gli italiani che sono ancora sul mercato tutelato sono circa 7 milioni, e dovranno passare presto al mercato libero, come da disposizioni governative.