Bolletta dell’acqua, stai pagando troppo con i consumi stimati? Allora devi subito contestarla, stai perdendo soldi

Attenzione a questo dato in bolletta, potresti aver ricevuto un importo più alto del dovuto: scoprilo così.

Controllando le bollette dell’acqua è possibile ricevere una brutta sorpresa, con dei consumi più alti del previsto. Talvolta, viene addirittura da chiedersi se i consumi visti in bolletta siano corrispondenti alla realtà.

Spesso, nonostante l’autolettura del contatore, può capitare di ricevere fatture con consumi decisamente elevati. In queste situazioni è possibile domandarsi se esista una possibilità per poter contestare i consumi presso il gestore dell’acqua. È bene sapere, che esistono precise normative che tutelano il consumatore, e gli danno l’opportunità di contestare i consumi in bolletta.

Controlla questo dato in bolletta: stai pagando più del dovuto

Quel momento del mese in cui arrivano le bollette è sempre drammatico, l’importo sembra crescere mese dopo mese, e far fronte a tutto sembra impossibile. Talvolta può capitare che i consumi in bolletta non rispecchino la realtà, non si tratta ovviamente di una truffa da parte del proprio gestore.

Rubinetto dell'acqua
Controlla questo dato in bolletta: stai pagando più del dovuto (designmag.it)

Il gestore del servizio idrico può infatti emettere una bolletta basata su consumi stimati in alcuni casi specifici:

  • La mancata possibilità di eseguire una lettura del contatore nonostante i tentativi previsti dalla legge.
  • La mancata comunicazione da parte del consumatore dell’autolettura o questa risulta palesemente errata.

Tuttavia, il gestore ha esclusivamente questi due casi per poter presentare una bolletta con consumi stimati. Nel caso contrario tale bolletta è da ritenersi illegittima e può essere contestata.

Nel caso in cui si riceva una bolletta dell’acqua con consumi stimati, nonostante si abbia provveduto alla comunicazione dell’autolettura, è possibile contestarla seguendo alcuni passaggi:

  • Va eseguita la verifica dell’accuratezza dell’autolettura, così da assicurarsi di aver comunicato correttamente i dati.
  • Nel caso in cui i dati coincidano è possibile inviare un reclamo formale, redigendo una lettera di contestazione da inviare al gestore, specificando con accuratezza il motivo della contestazione e allegando delle prove, come ricevute e fotografie del contatore.
  • A questo punto è possibile richiedere il ricalcolo degli importi da rivedere in base ai consumi effettivi rilevati durante l’autolettura.
  • In caso di bisogno è possibile ricorrere all’ARERA. Se il gestore non risponde o rifiuta la contestazione,  è infatti possibile rivolgersi all’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per avviare una procedura di risoluzione del contenzioso.

consumi stimati infatti si basano sul consumo medio annuo dell’utente, calcolando utilizzando le letture e le autoletture più recenti o facendo riferimento al valore medio di utilizzo della tipologia di utenza.

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