Controllando le bollette dell’acqua è possibile ricevere una brutta sorpresa, con dei consumi più alti del previsto. Talvolta, viene addirittura da chiedersi se i consumi visti in bolletta siano corrispondenti alla realtà.
Spesso, nonostante l’autolettura del contatore, può capitare di ricevere fatture con consumi decisamente elevati. In queste situazioni è possibile domandarsi se esista una possibilità per poter contestare i consumi presso il gestore dell’acqua. È bene sapere, che esistono precise normative che tutelano il consumatore, e gli danno l’opportunità di contestare i consumi in bolletta.
Controlla questo dato in bolletta: stai pagando più del dovuto
Quel momento del mese in cui arrivano le bollette è sempre drammatico, l’importo sembra crescere mese dopo mese, e far fronte a tutto sembra impossibile. Talvolta può capitare che i consumi in bolletta non rispecchino la realtà, non si tratta ovviamente di una truffa da parte del proprio gestore.

Il gestore del servizio idrico può infatti emettere una bolletta basata su consumi stimati in alcuni casi specifici:
- La mancata possibilità di eseguire una lettura del contatore nonostante i tentativi previsti dalla legge.
- La mancata comunicazione da parte del consumatore dell’autolettura o questa risulta palesemente errata.
Tuttavia, il gestore ha esclusivamente questi due casi per poter presentare una bolletta con consumi stimati. Nel caso contrario tale bolletta è da ritenersi illegittima e può essere contestata.
Nel caso in cui si riceva una bolletta dell’acqua con consumi stimati, nonostante si abbia provveduto alla comunicazione dell’autolettura, è possibile contestarla seguendo alcuni passaggi:
- Va eseguita la verifica dell’accuratezza dell’autolettura, così da assicurarsi di aver comunicato correttamente i dati.
- Nel caso in cui i dati coincidano è possibile inviare un reclamo formale, redigendo una lettera di contestazione da inviare al gestore, specificando con accuratezza il motivo della contestazione e allegando delle prove, come ricevute e fotografie del contatore.
- A questo punto è possibile richiedere il ricalcolo degli importi da rivedere in base ai consumi effettivi rilevati durante l’autolettura.
- In caso di bisogno è possibile ricorrere all’ARERA. Se il gestore non risponde o rifiuta la contestazione, è infatti possibile rivolgersi all’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per avviare una procedura di risoluzione del contenzioso.
I consumi stimati infatti si basano sul consumo medio annuo dell’utente, calcolando utilizzando le letture e le autoletture più recenti o facendo riferimento al valore medio di utilizzo della tipologia di utenza.