David Chipperfield ha dichiarato: “Il titolo ‘Common Ground’ allude esplicitamente anche al terreno fra edifici, agli spazi della città. Vorrei che i progetti esposti alla Biennale indagassero in profondità il significato degli spazi creati dagli edifici: gli ambiti politici, sociali e pubblici di cui l’architettura fa parte. (…) Il mio metodo di selezione degli architetti rafforzerà il tema di base ponendo la collaborazione e il dialogo come elementi fondamentali di questa Biennale. Inviteremo i partecipanti alla mostra a proporre opere o installazioni, ma chiederemo loro anche di proporre altri nomi con i quali desiderino collaborare. (…) Mi auguro che tali dialoghi attraversino i confini generazionali, stilistici, geografici e disciplinari.”.
E’ interessante anche il fatto che sia stato avviato il programma di coinvolgimento delle Università di tutto il mondo denominato Biennale Sessions, già sperimentato con successo nella scorsa edizione della Mostra.