La vita in condominio può essere difficile se non si conoscono le norme che vanno rispettate. Questa riguarda i balconi si rischia grosso.
L’organizzazione della vita nei condomini va fatta seguendo le norme del regolamento che vige nel condominio ma anche quelle che sono le regole del Codice Civile.
Tra i diritti che i condomini hanno ce n’è uno che probabilmente tante volte non viene rispettato per intero. Si tratta di un dettaglio che potrebbe sembrare minimo ma che in alcuni casi può compromettere la serenità di chi vive sopra o sotto di te.
Di questo dettaglio, che quindi tanto dettaglio alla fine non è, si occupano due articoli del Codice Civile. Nell’articolo 905 e nell’articolo 907 ci sono tutte le indicazioni. A queste si sono aggiunte negli anni ovviamente anche diverse sentenze dei tribunali e della Corte di Cassazione.
Se c’è un condominio che ha dei balconi in cui è possibile trascorrere parte della propria vita quotidiana, di certo gli abitanti sono in una posizione privilegiata ma, tante volte, succede che questi spazi esterni diventino delle propaggini degli appartamenti di cui sono gli affacci.
Alcune opere sono consentite mentre altre violano la normativa vigente. Quello di cui ti parliamo oggi riguarda proprio i balconi e in particolare quello che viene chiamato diritto di veduta. Si tratta del diritto che si ha, nel momento in cui si vive in un determinato contesto, di poter usufruire del panorama circostante le proprie finestre e il proprio balcone.
Il diritto di veduta scaturisce dalla situazione preesistente nel momento in cui si acquista la propria casa e quindi riguarda sostanzialmente quei casi in cui in un secondo momento si aggiungono per esempio tende, pareti divisorie e altro che possono andare a influenzare quello che un condomino vede intorno a sé.
Il diritto di veduta è talmente tanto potente che può influenzare anche quello che è possibile costruire e le distanze entro cui bisogna mantenersi se si decide di aggiungere qualcosa nel proprio giardino o nel proprio balcone e questo qualcosa può interferire con la visuale degli altri. Una situazione che può verificarsi e che quindi in alcuni casi viola questi due articoli del Codice Civile è quello che succede se si installa una tenda o una tettoia sul proprio balcone.
Nell’installazione di questo elemento occorre rispettare alcuni limiti per non interferire con il diritto di veduta di chi si trova ai piani superiori e ai piani inferiori. Per questo motivo non è possibile installare tende che sporgano rispetto al limite del balcone o del terrazzo e occorre anzi mantenersi ad una certa distanza anche dal confine del proprio balcone.
Ancora più evidente è il caso in cui la tenda venga posizionata a copertura frontale di balconi che non hanno una parte aggettante. In questo caso la tenda non può sporgere oltre il minimo indispensabile rispetto al profilo della palazzina. A ribadire quanto è importante il diritto di veduta la quantità di sentenze delle varie corti italiane e quello che è stato ribadito anche dalla Cassazione più volte.