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Bagno e cucina, cos’è la regola delle “due porte”: essenziale per evitare questo problema

Quando si costruisce una nuova casa o si sceglie la dimora in cui andare ad abitare, si valutano sicuramente i suoi spazi interni. Non è soltanto la superficie totale a disposizione ad essere importante. Un fattore che viene considerato è la stessa disposizione degli ambienti.

Stanze e corridoi devono essere collocati in un ordine ben preciso, che può basarsi sulle esigenze degli inquilini e su particolari preferenze. Alcune scelte tuttavia, non potranno essere dettate dal puro gusto personale. Esistono infatti, delle normative specifiche che regolano la separazione tra gli spazi, soprattutto nel caso di due specifiche aree dell’abitazione.

Si parla in particolar modo del bagno e della cucina. Entrambe zone molto trafficate nel corso della giornata, queste impongono la presenza di almeno due porte tra di esse. La motivazione è facilmente comprensibile. La cucina è il luogo in cui ci si dedica alle preparazioni culinarie, dunque quello in cui i cibi vengono maneggiati.

Il bagno è quello in cui si svolgono le azioni di funzioni di cura personale. L’impiego frequente dell’acqua porta ad una grande concentrazione batterica. É chiaro dunque, che l’obiettivo principale è quello di bloccare l’eventuale rischio di contaminazione. Ma ci sono dei motivi in più che convinceranno ad adottare una soluzione pratica ed efficace.

Come e perché adottare la regola delle due porte in casa

Negli ultimi anni gli “open space” sono diventati di grande tendenza diffondendosi in molte case. La possibilità di utilizzare uno spazio unico che riunisce diversi ambienti tuttavia, non ha soltanto dei vantaggi. Questo impedisce la corretta separazione delle camere e non garantisce la privacy, oltre che la sicurezza.

Come e perché adottare la regola delle due porte in casa – designmag.it

In più, non avere molteplici separazioni tra cucina e bagni può lasciare via libera al passaggio di odori e germi, che mettono a repentaglio la salute di chi abita in casa. La doppia porta è una garanzia anche nel caso di emergenze, oltre che rappresentare un elemento importante pratico e funzionale.

Qualora la propria dimora non sia stata progettata in questo modo tuttavia, è possibile sopperire a questa mancanza con la costruzione dell’antibagno. Divenuto obbligatorio nei casi in cui il bagno si collega direttamente con la zona giorno, costituisce un’area libera all’interno della quale non sono presenti servizi igienici.

Sarà imprescindibile però, che vi sia posizionato almeno un lavabo. A parte questo unico elemento di ingombro, l’antibagno può assumere diverse funzioni. Pur trattandosi di un ambiente molto piccolo (che non può essere inferiore a 1×1,2 metri), si può trasformare in un grande ripostiglio in cui conservare prodotti di igiene, detersivi, biancheria e accessori.

Può altresì diventare una piccola lavanderia, all’interno della quale collocare lavatrice e asciugatrice. Adottando la soluzione degli elettrodomestici impilabili, si libererà molto spazio da utilizzare in modo differente.

Mary Ingrosso

Laureata in Scienze della Comunicazione, Salentina DOC. Ho fatto della passione per la scrittura la mia professione. Mi occupo di Spettacolo, TV e Lifestyle. Trasformo ogni articolo in un'occasione di crescita e approfondimento.

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