Le deleghe per le assemblee di condominio non devono mai essere banalizzate. C’è un aspetto che è davvero importante.
La partecipazione alle assemblee condominiali non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Si tratta di un evento fondamentale della gestione del complesso. Nella maggior parte dei casi, vengono discusse questioni relative alle spese più urgenti, agli interventi di manutenzione, al regolamento e alla gestione degli spazi esterni. In realtà, però, è possibile sollevare qualsiasi argomento. L’amministratore sarà presente per rispondere alle domande e per regolare la discussione.
Molte persone, non potendo recarsi alla riunione on quel determinato giorno, decidono di consegnare una delega a un altro inquilino del palazzo. È un’azione comune, alla quale non viene data mai grande importanza. In realtà ci sono delle norme ben precise da rispettare.
Le riunioni di condominio hanno un ruolo di estrema importanza. Ogni residente dovrebbe parteciparvi perché è l’unico modo per esprimere un parare sulle mosse da compiere. La data viene scelta dall’amministratore che, successivamente, si prodiga a comunicarla agli inquilini. È quasi impossibile trovare un giorno che sia adatto a tutti. In questi casi, si può usufruire della delega.
Dopo aver riportato i propri dati, il modulo dovrà essere consegnato a un altro abitante del condominio. La sua assenza, così, non verrà considerata tale. La persona presente dovrà attenersi a determinate regole. Per esempio, non potrà riportare una versione alterata di quanto detto dal delegante. Dovrà essere sincero, ricoprendo le veci della persona che l’ha incaricato.
Il numero delle deleghe presentabili, tuttavia, non è infinito. Un numero superiore a quello stabilito dalla legge non può essere preso in considerazione. Le eccedenze, di conseguenza, verranno escluse. Le norme fanno riferimento a due casi distinti. Il criterio discriminante è legato al numero degli immobili presenti nella struttura: