Attenzione se deleghi qualcuno per l’assemblea di condominio: devi assolutamente saperlo

Le deleghe per le assemblee di condominio non devono mai essere banalizzate. C’è un aspetto che è davvero importante.

La partecipazione alle assemblee condominiali non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Si tratta di un evento fondamentale della gestione del complesso. Nella maggior parte dei casi, vengono discusse questioni relative alle spese più urgenti, agli interventi di manutenzione, al regolamento e alla gestione degli spazi esterni. In realtà, però, è possibile sollevare qualsiasi argomento. L’amministratore sarà presente per rispondere alle domande e per regolare la discussione.

Molte persone, non potendo recarsi alla riunione on quel determinato giorno, decidono di consegnare una delega a un altro inquilino del palazzo. È un’azione comune, alla quale non viene data mai grande importanza. In realtà ci sono delle norme ben precise da rispettare.

La delega di condominio in questo caso non è valida: ecco quando non si può accettare

Le riunioni di condominio hanno un ruolo di estrema importanza. Ogni residente dovrebbe parteciparvi perché è l’unico modo per esprimere un parare sulle mosse da compiere. La data viene scelta dall’amministratore che, successivamente, si prodiga a comunicarla agli inquilini. È quasi impossibile trovare un giorno che sia adatto a tutti. In questi casi, si può usufruire della delega.

Dopo aver riportato i propri dati, il modulo dovrà essere consegnato a un altro abitante del condominio. La sua assenza, così, non verrà considerata tale. La persona presente dovrà attenersi a determinate regole. Per esempio, non potrà riportare una versione alterata di quanto detto dal delegante. Dovrà essere sincero, ricoprendo le veci della persona che l’ha incaricato.

Delega di condominio non valida
Ecco quali sono i limiti delle deleghe di condominio -designmag.it

Il numero delle deleghe presentabili, tuttavia, non è infinito. Un numero superiore a quello stabilito dalla legge non può essere preso in considerazione. Le eccedenze, di conseguenza, verranno escluse. Le norme fanno riferimento a due casi distinti. Il criterio discriminante è legato al numero degli immobili presenti nella struttura:

  1. Condominio con più di venti unità immobiliari: in questo caso, le deleghe non devono andare oltre un quinto dei condomini e del valore proporzionale in millesimi (200 millesimi). Quest’ultimo dato va letto in relazione al numero ideale, in millesimi, che viene convenzionalmente attribuito al condominio. Esso è pari a 1000. È l’articolo 67 delle Disposizioni attuative del Codice Civile a stabilirlo
  2. Condominio con meno di venti unità immobiliari: qui, vi è una maggiore libertà. Visto il numero esiguo degli appartamenti, non ci sono particolari limitazioni. Nonostante ciò, è fondamentale consultare le regole interne perché l’amministratore potrebbe aver deciso diversamente
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