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Normative

Attenzione al nome sul citofono: Il Fisco controlla i furbetti

Attenzione a quale nome si indica sul citofono, il Fisco è in agguato e i controlli prevedono l’indirizzo dove abita il contribuente. 

Spesso si usa mettere il proprio nome e cognome sulla targhetta sul citofono del portone o fuori alla porta di casa, anche se non si ha la residenza anagrafica.

Le motivazioni per cui si mette sulla targhetta il proprio nome e cognome dove non si abita possono essere varie. La più comune riguarda chi un tempo viveva in quella casa (per motivi di studio, lavoro, eccetera) ma poi si è spostato altrove, ma desidera ancora far riferimento a quella abitazione e quindi, non modifica i dati sul citofono.

Reato di truffa se è falso il nome sul citofono

Esistono anche fenomeni fraudolenti e truffaldini, messi in atto da chi appone sui portoni targhette fittizie per far credere che quell’appartamento o locale è occupato, e svolge un’attività commerciale. Negli ultimi anni sono molti i finti uffici o attività commerciali fittizie.

È obbligatorio inserire il nome e cognome sulla cassetta postale (Designmag.it)

Questa operazione è considerata reato di truffa e sostituzione di persona, ma anche sottrazione di corrispondenza e anche altri reati criminosi. Queste attività richiedono comportamenti che vanno oltre l’apporre il nome e cognome fuori al portone.

Ci sono anche persone che inseriscono il proprio nome e cognome sul citofono per attestare la propria residenza, anche se ciò non è vero. Questo atteggiamento si configura in una condotta di dichiarazioni mendaci come quelle rese all’Ufficiale dell’Anagrafe del Comune, nello specifico si configura nel reato di falso in atto pubblico.

In effetti, la legge non vieta di apporre la targhetta con il proprio nominativo sul portone o sul citofono, anche se non si è residenti in quell’immobile. A condizione che quell’immobile non sia abitato da altre persone che non hanno nessun collegamento con l’interessato. Invece, se si tratta di parenti o amici, inserire il proprio nome e cognome sul citofono, campanelli e porte di ingresso, è lecito.

La normativa impone di affiggere il proprio nome e cognome sulla cassetta postale, a differenza del citofono, il nome sulla cassetta è obbligatorio. Le “condizioni generali del servizio postale” non prevedono multe per chi non rispetta le regole. La cassetta postale deve essere accessibile al postino e deve contenere in modo leggibile, il nome e cognome dell’intestatario o di chi ne fa uso. Questo significa che anche altri nominativi possono essere inseriti, che sono interessati a ricevere la posta a quell’indirizzo.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

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