Aste immobiliari: sempre più convenienti, ma vediamo quante te ne servono per aggiudicarti casa

Sempre più italiani si rivolgono al mercato delle aste immobiliari per trovare casa: bisogna tuttavia aprirsi a tentare più volte.

Partecipare a un’asta non significa avere garanzie sull’aggiudicazione. Il metodo di vendita prevede che ci siano più offerte e che a ottenere il bene sia chi investe la somma maggiore. Sia nel caso di vendita pubblica (aperta cioè a tutti, con offerte manifeste) che di privata (un’asta riservata a un numero selezionato di partecipanti), il banditore mira, com’è ovvio che sia, a ottenere offerte sempre più competitive e quindi a far alzare il prezzo.

Si discute spesso dei pro e dei contro legati alle aste immobiliari. I vantaggi sono noti e hanno principalmente a che fare con la convenienza economica, dato che aggiudicarsi una casa attraverso delle aste immobiliari può voler dire acquistare un immobile a un valore inferiore rispetto al valore di mercato. Gli interessati esperti devono però tener conto di molteplici rischi.

Si va dalle spese impreviste alle irregolarità edilizie. L’immobile acquistato all’asta potrebbe comportare esborsi non preventivati per costi nascosti come spese legali, tasse arretrate e costi di ristrutturazione. L’immobile in questione potrebbe poi presentare abusi edilizi o difetti strutturali. Capita spesso che la casa potrebbe essere ancora occupata dagli ex proprietari o da inquilini, o che essendo stata sequestrata a organizzazioni criminali sia un bene su cui vigono pretese da parte di persone poco raccomandabili.

Di base, partecipare a un’asta richiede una discreta conoscenza delle procedure legali e amministrative. Non è da tutti, insomma, affrontare le complicate dinamiche burocratiche. In più è importante sapere qual è la media di aggiudicazione di una casa rispetto ai tentativi di partecipazione alle aste immobiliari.

Media nazionale: quante aste immobiliari ci vogliono per accaparrarsi un immobile

Secondo gli studi condotti dal sito immobiliare.it, la media di aste necessarie per vendere un immobile in Italia è di 2,2. Ovviamente ci sono alcuni tipi di proprietà che richiedono un maggiore numero di tentativi. Quindi più aste per ottenere l’aggiudicazione. Secondo la ricerca effettuata dal portale di annunci, i conventi, i convitti e gli istituti simili richiedono per esempio una media di 3,7 aste. I fabbricati per attività agricole e le case di cura e gli ospedali rivelano una media di tre aste.

Quante aste ci vogliono per aggiudicarsi un immobile?
Comprare casa con un’asta – designmag.it

Parlando solo di appartamenti, in media, l’aggiudicazione all’asta avviene come anticipato ogni due aste circa. Ovviamente questo riferimento numerico può variare a seconda della tipologia dell’immobile e della Regione. Per esempio, le abitazioni di classe economica più alta e le ville richiedono in media due aste tonde tonde, le abitazioni ancora più signorili possono essere aggiudicate con una media di 1,9 aste. Per gli appartamenti popolari, visto che il prezzo è più basso, cresce anche il numero medio di aste.

Su base regionale, è più facile aggiudicarsi un appartamento in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino ed Emilia Romagna, dove la media è di 1,8 aste per acquisto. Quindi leggermente sotto i due tentativi. Il valore medio sale a 2,8 aste in Molise, in Abruzzo e in Basilicata.

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