Assemblea condominiale, la sentenza che cambia tutto: adesso c’è un divieto importante

Le assemblee condominiali devono svolgersi in luoghi e condizioni ben definiti, al fine di evitare ricorsi e impugnazioni da parte di qualcuno.

Chi vive in un condominio sa bene quanto sia oneroso ma allo stesso tempo utile partecipare alle riunioni di condominio. In sede si assemblea, infatti, è possibile discutere delle varie questioni che attengono alla gestione o alla manutenzione del condominio stesso.

A queste assemblee partecipano solitamente i proprietari o gli affittuari degli immobili del condominio e l’amministratore condominiale, che ha il compito di presiedere e moderare le riunioni. Nel condomini con più di 8 condomini, peraltro, la figura dell’amministratore è obbligatoria.

Ma dove si devono svolgere le riunioni e in quali condizioni? Per rispondere a queste domande si può far riferimento al Codice Civile, a numerose sentenze giurisprudenziali e ai regolamenti interni ai condomini.

Dove si devono tenere le riunioni di condominio? La legge dice questo

Nel Codice Civile, ad esempio, si stabiliscono le modalità di convocazione delle assemblee, mentre non si fa menzione del luogo in cui svolgerle. A tal proposito si può invece fare riferimento ad alcune sentenze della giurisprudenza, ad esempio la sentenza della Corte di Cassazione n. 14461/99 o la sentenza del Tribunale di Rimini n. 1035 del 6 novembre scorso.

Divieto riunione condominio dentro casa di un condomino
Le riunioni di condominio non si possono tenere all’interno della casa privata di uno dei condomini  – Designmag.it

Qui sono specificate le caratteristiche del luogo in cui deve avvenire l’assemblea. In particolare dovrà essere accessibile e privo di barriere architettoniche che impediscano la partecipazione di disabili; adeguato, in termini di spazi e salubrità; riservato, in modo che terze parti non possano disturbare le sedute.

Ne consegue che svolgere un’assemblea condominiale all’interno dell’appartamento privato di qualche condomino non è considerato in linea con queste direttive. Ma cosa potrebbe succedere, potremmo chiederci. Ebbene, in caso di non conformità con le linee guida sarà possibile fare ricorso o impugnare le decisione prese all’interno dell’assemblea stessa.

Poniamo ad esempio il caso di una disputa tra condomini in merito al pagamento delle spese di manutenzione del tetto dello stabile. E immaginiamo che l’inquilino dell’ultimo piano, che non ha svolto la giusta manutenzione, non voglia pagare i lavori per risolvere il problema.

Nel caso in cui un’assemblea condominiale che abbia preso una decisione a suo sfavore si sia tenuta in un luogo non consono, lo stesso condomino potrà fare ricorso, anche solo in base al fatto che la riunione non è avvenuta nel luogo adatto. Per questa ragione è sempre bene prestare attenzione che gli spazi dedicati alle riunioni di condominio siano conformi alle regole.

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