Quanto costa installare un ascensore in condominio? Quello che c’è da sapere sui costi reali di questo intervento.
“Installare un ascensore in condominio? Va bene, ma quanto costa?”. È la prima domanda che inevitabilmente sorge tra i condomini quando si parla di questa eventualità sempre più frequente – soprattutto quando parliamo degli edifici meno recenti dove l’ascensore non era stato previsto inizialmente.
Non è un mistero per nessuno che l’installazione di un ascensore sia un intervento che richiede un certo investimento economico, da valutare dunque con estrema attenzione. Inoltre bisognerà passare l’assemblea di condominio come prevede il Codice Civile (articolo 1120). Detto questo, quanto costa installare un ascensore in condominio?
Ascensore, ma quanto ci costi? La domanda non ha una risposta univoca: dipende dalla tipologia di ascensore (idraulico, elettrico con fune, a vuoto pneumatico, a trazione diretta) e dal numero di piani del condominio. È evidente che il costo dell’installazione crescerà col numero dei piani da servire nell’edificio.
Inoltre andranno tenuti calcolati eventuali interventi extra necessari per installare l’ascensore. Pensiamo a quelli che servono a ricavare un vano abbastanza largo per accogliere l’ascensore. Ci sono poi i possibili optional (dalle porte automatiche fino alle finiture in vetro) che potrebbero far aumentare il prezzo finale.
In generale si può dire che la spesa totale può oscillare tra i 15 mila e i 30 mila euro per i condomini di due o tre piani. Una cifra che si impenna significativamente per gli edifici più elevati, con spese che possono arrivare – o perfino superare – i 70 mila euro.
Anche la tipologia di installazione – ascensore interno o esterno – può incidere sul costo complessivo. Solitamente gli ascensori interni costano meno, ma hanno bisogno di una spazio sufficiente nella tromba delle scale o in altre parti comuni del palazzo, senza contare la possibilità di svariati interventi per adeguare le strutture murarie preesistenti.
Gli ascensori esterni sono più costosi, ma a volte sono l’unica soluzione possibile quando gli spazi interni dell’immobile non permettono di installare un ascensore interno. Per calmierare le spese dell’investimento ci sono alcune agevolazioni sotto forma di bonus, come quello per la rimozione delle barriere architettoniche.
Questo bonus prevede una sorta di “sconto” che permette di detrarre il 50% – a volte anche fino al 75% – su una spesa massima di 96 mila euro per i lavori realizzati entro il 31 dicembre 2024. Il prossimo anno però la percentuale che sarà possibile portare in detrazione non dovrebbe essere superiore al 36%.