Arriva Trudo Vertical Forest: dalle idee dell’architetto Stefano Boeri nasce il primo bosco verticale in versione social housing.
Dopo la proliferazione del progetto Bosco Verticale in giro per il mondo, arriva quello di Eindhoven: immerso nel clima olandese ed ispirato alla biodiversità, Trudo Vertical Forest è il primo Bosco Verticale social housing al mondo, firmato Studio Stefano Boeri Architetti. Il progetto è composto da una torre residenziale di 19 piani con 135 alberi e 10.000 tra arbusti e piante di minori dimensioni, tutti distribuiti sulle quattro facciate di cui si compone l’area.
Il progetto va ad affiancarsi ad il “Bosco Verticale”, famoso e pluripremiato complesso residenziale progettato e realizzato dal medesimo studio nell’area di Porta Nuova a Milano: insieme, le due torri residenziali costituiscono prototipi per un’architettura delle biodiversità, dove l’uomo può vivere in rapporto diretto con altre specie viventi, alberi e arbusti, volatili ed insetti. Ma vediamo più nello specifico di cosa si tratta.
“Trudo Vertical Forest”: la nuova sfida architettonica che promuove la biodiversità
“Vivere a contatto con gli alberi ed il verde- e goderne i vantaggi- non è prerogativa dei ricchi ma può diventare una scelta possibile per milioni di cittadini del mondo”: da questa convinzione dell’architetto Stefano Boeri nasce la nuova idea di Bosco Verticale in versione social housing. In altri termini, un progetto verde che punta all’ ecosostenibilità in cui, per ottenere una importante riduzione dei costi di costruzione si è ricorsi alla prefabbricazione della porta principale dell’edificio, alla razionalizzazione di alcune soluzioni tecniche di facciata e all’ottimizzazione delle risorse.
Sita in un’ex area industriale della Philips riconvertita e diventata oggi un’attraente e creativo quartiere di Eindhoven, la Trudo Vertical Forest è una torre residenziale di 19 piani per 70 metri totali di altezza che conta 125 appartamenti di piccole dimensioni, meno di 50 mq ciascuno, ma con una grande estensione spaziale grazie alle terrazze di oltre 4 mq e al microambiente creato su ognuna di esse, costituito da un albero e venti cespugli. Particolare importante: gli appartamenti in questione, come già anticipato, sono a canoni calmierati già tutti assegnati per necessità o sorteggio a giovani coppie o a famiglie con reddito basso.
Senza dubbio un complesso destinato a diventare l’archetipo di ulteriori modelli sperimentati in altre parti del mondo per esplorare nuovi modi di relazione con gli altri, intesi anche come altre forme di vita con cui condividiamo il nostro ambiente, ma anche come nuova forma di rinnovamento urbano, di sostenibilità e di greening.