Respiro per gli italiani che intendono ristrutturare casa, arriva il bonus che copre anche l’architetto: come funziona la misura.
Quando si decide di ristrutturare un appartamento va considerato anche il costo di geometri e architetti, questi professionisti del settore sono spesso indispensabili per un risultato ottimale dei lavori.
La loro utilità si riflette anche sulle parcelle, tutt’altro che economiche presentate ai clienti. Prendendo come esempio la figura dell’architetto, per una ristrutturazione completa potrebbe chiedere dal 5% al 15% dei costi totali di ristrutturazione o costruzione.
Quindi se per i lavori sono stati sborsati 100.000 euro e il professionista decide di applicare una tariffa del 10%, la parcella che presenterà sarà di 10.000 euro. Inoltre, vanno poi considerati i costi per consulenze ed eventuali sopralluoghi. Si tratta di cifre importanti, che potrebbero mettere in difficoltà le persone che si trovano già ad affrontare un’ingente spesa di ristrutturazione.
Parcelle dei professionisti tecnici, arriva il bonus
Nel panorama delle agevolazioni fiscali troviamo la soluzione giusta per alleviare il peso economico delle ristrutturazioni, anche per quanto riguarda le spese per professionisti tecnici, come geometri o architetti. Questo permettere un significativo risparmio sulle spese destinate ai lavori strutturali, ma anche ai servizi professionali legati alla gestione dei cantieri.
Una delle novità più rilevanti in tal senso è la possibilità di detrarre dalle tasse anche le spese relative ai compensi dei professionisti tecnici coinvolti nei lavori di ristrutturazione. Come previsto dal Bonus Ristrutturazioni, infatti, è possibile avvalersi di una detrazione del 50% sulle parcelle dei geometri, architetti e ingegneri che si occupano della gestione dei lavori, dalla progettazione alla sicurezza sul cantiere.
Tra i servizi professionali che possono essere detratti troviamo le parcelle pagate ai professionisti per la redazione della Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), necessaria per avviare i lavori presso il Comune di appartenenza. Si tratta di un documento fondamentale per assicurarsi che i lavori di ristrutturazione siano conformi alle normi vigenti.
Rientrano poi nelle detrazioni i compensi per il coordinamento della sicurezza durante la fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, nonché per la direzione dei lavori stessi. La detrazione non si limita alle parcelle dei professionisti. Anche le imposte dovute per l’avvio dei lavori, come l’Iva e il bollo, e i diritti necessari per ottenere concessioni e autorizzazioni, sono inclusi nel Bonus Ristrutturazioni.
Tuttavia, bisogna prestare parecchia attenzione alle date: questa misura sarà valida solo fino al 31 dicembre 2024. Successivamente, la percentuale di detrazione scenderà progressivamente, fino a toccare il 30% dal 2028, secondo quanto stabilito dal Decreto Superbonus. Quest’ultimo svela anche i costi nascosti se si decide di vendere una casa ristrutturata con il Superbonus.