Come trasformare o adattare queste esperienze ai giorni nostri e ai modi di vivere ed arredare i nostri spazi più quotidiani, potrei dire ‘banali’?
Il colore può essere visto come un elemento aggregante tra i locali, ovvero ambienti colorati con la stessa tinta, in una sequenza mono-tono che guida l’atmosfera di uno spazio. In alternativa, a volte, il colore potrebbe agire per contrasto, per richiamare l’attenzione su uno spazio particolare, su una funzione, su una direzione che si vuole dare alla lettura dell’ambiente: immaginiamo ad esempio una stanza dove una sola parete sia colorata in una forte tinta perché questa parete incornicia una particolare vista o ospita un quadro o un mobile per noi interessante.
Ma torniamo al tema di partenza: arredare con il colore.
Il colore, da solo e semplicemente, a volte, potrebbe essere molto utile per risolvere situazioni d’arredamento apparentemente irrisolvibili e spesso, attraverso il semplice uso del colore di potrebbero ottenere risultati corretti, gradevoli con conseguente risparmio economico.
Vediamo alcuni esempi.
La normale testata di un letto potrebbe estendersi in altezza e larghezza se la parete su cui è appoggiata venisse dipinta in modo differente dalle altre pareti della camera. Usando gli stessi colori dei tessuti del letto e replicandone le geometrie attraverso la pittura e con un salto di scala: righe o quadri più grandi. Lucidi e opachi attraverso effetti di ceratura.
Cosa fare poi con un vecchio mobile magari in finto stile? Perchè non dipingerlo nello stesso colore della parete dove e’ collocato. Oppure in un colore a contrasto, oppure a righe….. il risultato sarà più ricercato e toglierà al vecchio mobile la sua aria un po’ triste, a volte falsa e stonata.
Fantasia, immaginazione e colore sono ingredienti che aiutano sempre a trasformare gli ambienti in poco tempo ed a recuperare cose ‘vecchie’ con una spesa contenuta in questi momenti di crisi
Immagini da archivio fotografico arch. Ezio Riva