Vi piace l’idea di arredare casa in stile vittoriano ma non sapete da dove cominciare? Prima di tutto chiariamo che si tratta di uno stile ottocentesco, infatti si rifà a quel genere architettonico tipico dell’Inghilterra del XIX secolo. In particolare, dal nome, si capisce che l’arredamento vittoriano era in auge durante il regno della regina Vittoria, quindi a cavallo tra il 1837 e il 1901. Scopriamone di più!
Questo stile classico, tornato in voga grazie a diverse serie tv ambientate nelle nobili dimore degli aristocratici inglesi, ha determinate caratteristiche che possono essere riadattate all’arredamento contemporaneo.
Come il Royalcore, che è scoppiato anche su TikTok come tendenza per arredi interni, si tratta di uno stile ricco e massimalista, che attinge da mobili antichi e antiquariato.
Scegliere di dare questa atmosfera alla propria casa significa essere particolarmente amanti della storia ma anche della storia dell’arte, con un occhio alla tradizione e alla classicità di un certo tipo di design. Mixarlo con elementi contemporanei dà alla casa un arredamento totalmente originale che rispecchia la propria personalità.
Per arredare una villa classica in stile vittoriano basta prendere ispirazione dal passato per poi interpretarlo seguendo le caratteristiche principali di questo stile ottocentesco.
Un ambiente vittoriano che si rispetti è ordinato e rigoroso come l’epoca imponeva, dove la morale era estremamente rigida, ma anche caratterizzato da ricchi dettagli. Ad esempio decorazioni elaborate sulle boiserie, forme sinuose su stucchi, soffitti, porte e cornici (i quadri non possono mai mancare).
Ma soprattutto al centro della scena ci sono i mobili (meglio ancora se intarsiati) e i soprammobili. Infatti, siamo all’antitesi del minimal: l’arredamento ottocentesco vittoriano è massimalista, non è per forza funzionale, ma punta alla qualità estetica della decorazione, comprensiva anche di ninnoli e capricci in oro.
I materiali giusti sono il segreto per dare anche solo un tocco ottocentesco a un ambiente o una stanza, senza doverli arredare totalmente nel medesimo stile. Il legno scuro, che sia noce, rovere o palissandro, era predominante per arredare la camera da letto in stile vittoriano ma anche nei salotti e nelle cucine dell’epoca.
Attenzione però a inserire questo genere di complementi in ambienti particolarmente piccoli: potrebbero togliere spazio e luminosità. Piuttosto, scegliete il bianco o colori chiari e tenui per pareti a pavimenti per rendere il contesto più contemporaneo e per sdrammatizzarlo.
Il pavimento deve essere rigorosamente in marmo, che all’epoca come oggi dava subito un’aura di particolare raffinatezza. Oggi il marmo può essere tranquillamente sostituito con del gres che unisce l’eleganza alla praticità di gestione.
La tappezzeria, meglio ancora se floreale, è una degli elementi english style più riconoscibili. I toni scuri si abbinano alla perfezione alle tende in velluto, a cuscini e poltrone imbottite. Marrone, verde scuro, blu e granato sono i colori principali. Non possono poi assolutamente mancare i tappeti persiani in soggiorno come in camera da letto.
Se vi piace lo stile vittoriano e anche lo stile Regency di Bridgerton ma volete solo dare qualche dettaglio alla vostro ambiente, la soluzione ideale è l’orologio a torre. Infatti, grazie alla sua particolare struttura, arreda l’ambiente in maniera autonoma. Molto interessanti e particolarmente belli gli esemplari che hanno una parte in vetro che lascia visibili gli ingranaggi.
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