Se avete visto immagini di architetture fatte con l’intelligenza artificiale forse vi siete chiesti se in futuro ci sarà ancora posto per gli architetti. In effetti chi ha familiarità con le più moderne tecnologie informatiche sa che con l’AI oramai si sono aperti nuovi mondi e non è più possibile tornare indietro.
Sviluppare un concept era considerata la parte più difficile di un progettista, architetto o designer. Ma ormai è diventato facilissimo grazie agli algoritmi che stanno alla base dell’intelligenza artificiale. Quindi l’AI dà la possibilità anche ai meno dotati di creare interi cataloghi di soluzioni architettoniche.
Ora, però, si fa avanti un altro quesito. La questione centrale ruota attorno all’idea che i creativi saranno sostituiti da robot super intelligenti per progettare edifici, creare opere d’arte o progettare veicoli.
L’apprendimento automatico per definizione diventerà sempre più abile ad apprendere e i software potranno memorizzare grosse quantità di dati e di conoscenze relative alle tecniche architettoniche letteralmente in pochi secondi, un bagaglio di conoscenze che i migliori architetti più famosi, per acquisirle, hanno impiegato anni.
In futuro, quindi, probabilmente gli unici architetti che sopravviveranno saranno quelli che praticano l’architettura come un’arte. Per tutti gli altri, non ci sarà più posto.
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