Piazza Santa Trinità Firenze Foto di Shutterstock | RossHelen
Le origini dell’architettura rinascimentale possono essere collocate in una periodo che parte dal 1420 sino alla metà del XVI secolo.
In questi anni Firenze fu il centro in cui il “primo Rinascimento” ebbe il suo debutto, favorito dall’affermazione delle classi borghesi i quali avevano consolidato il loro potere economico.
Ed è proprio a Firenze che si affermò anche la cultura umanistica che fece sì successivamente che l’architettura rinascimentale prese piede anche a Mantova ed Urbino.
Nella seconda fase dell’architettura rinascimentale, chiamata “Rinascimento Classico”, al centro dell’architettura vi è Roma, ora concepita come punto di riferimento per la vita artistica.
In questo periodo storico chiamato Primo Rinascimento in cui l’architettura rende unici città e palazzi, troviamo alcuni architetti che delinearono la svolta e segnarono il passaggio dall’architettura gotica a quella rinascimentale.
Filippo Brunelleschi è sicuramente uno di questi. Egli è considerato il primo architetto di questa nuova corrente e l’iniziatore della stessa.
A Brunelleschi sono attribuite molte costruzioni di Firenze, tra le più famose, lo spedale degli Innocenti e la Cupola di Santa Maria del Fiore .
Altro architetto che si applicò durante questo periodo fu Leon Battista Alberti, al quale vengono riconosciute molte costruzioni come ad esempio a Mantova con le chiese di San Sebastiano e Sant’ Andrea ed il tempietto di Santo Sepolcro nella chiesa fiorentina di San Pancrazio.
Durante il Rinascimento Classico invece, gli architetti più influenti furono Bramante e Raffaello entrambi fortemente influenzati dal classicismo di cui furono i massimi esponenti.
I lavori più significativi di Bramante furono il chiostro di Santa Maria della Pace, il tempietto di San Pietro in Montorio ed il progetto per la Basilica di San Pietro.
Bamante alla sua morte, affidò i lavori sulla basilica di San Pietro a Raffaello il quale accolse l’incarico dedicandosi con entusiasmo al cantiere. Successivamente vengono attribuiti a Raffaello i lavori per diversi palazzi tra cui Villa Madama a Roma.
Le opere di maggior spicco per l’architettura rinascimentale vedono Firenze come punto nevralgico delle più importanti opere architettoniche rinascimentale. Infatti a Firenze si trova la chiesa di Santa Maria Novella, progettata dall’architetto Leon Battista Alberti, è caratterizzata da dettagli gotici ed è considerata uno dei massimi esempi del rinascimento fiorentino.
Rimaniamo a Firenze, dove si erge la famosa Cattedrale di Santa Maria del Fiore, conosciuta anche come Duomo di Firenze con le sue dimensioni monumentali attira ogni anno migliaia di turisti che la visitano. La facciata che si apre sulla piazza, nella quale vi è una delle fontane più belle del mondo, con tre grandi entrate e le pareti sono decorate da una meravigliosa decorazione con pietre marmoree policrome. All’interno la cattedrale è costruita sul modello della basilica ma in questo caso le navate si innestano in una rotonda triconca.
Spostandoci un pò dal centro rinascimentale fiorentino, arrivando a Ferrara troviamo il Palazzo dei Diamanti, che può essere considerato uno dei palazzi rinascimentali più famosi in Italia, il nome è dato dal taglio del bugnato di cui si compone la il palazzo che è sfaccettato a forma di diamante, oggi sede della Pinacoteca Nazionale.
Ti è piaciuto questo articolo? Segui DesignMag su Google News per non perdere una tendenza!