Tempio di Concordia Agrigento Foto di Shutterstock | Alberto Loyo
L’architettura greca può essere considerata la prima forma di progettazione dell’architettura che ancora oggi, a distanza di secoli lascia di stucco migliaia di turisti che visitano costruzioni architettoniche greche.
Essa rappresenta un momento importante per la storia dell’architettura occidentale che da quell’istante verrà fortemente influenzata sino ad arrivare alle costruzioni odierne in cui in alcuni casi troviamo richiami al metodo architettonico greco.
La vita quotidiana dei popoli greci era profondamente improntata sulla socialità e spesso infatti si riunivano in luoghi pubblici della città, proprio per questa ragione nasceva la necessità di creare una struttura architettonica in cui i cittadini potessero riunirsi.
In primis, si dava molta importanza ai luoghi di culto, per poi passare a piazze, stadi, teatri e palestre i cui resti possono essere ammirati ancora oggi.
L’architettura greca, risale ed abbraccia circa dieci secoli di storia, nei quali sono stati individuati 3 periodi distinti da cui la suddivisione in età arcaica, età classica ed età ellenistica.
L’età arcaica che ebbe il suo ingresso e splendore tra l’800 ed il 600 a.C è caratterizzata dallo sviluppo della polis (città) aristocratica e dalla colonizzazione del Mediterraneo. In questo periodo abbiamo la codificazione degli ordini classici in dorico, ionico e corinzio.
L’età classica,che va dal 600 al 323 a.C invece, é caratterizzata da una grande produzione architettonica, con grandi capolavori come l’Acropoli di Atene ed il Partenone.
Infine l’età ellenistica, dal 323 sino al 30 a.C, rappresenta la diffusione dell’architettura greca anche al di fuori della Grecia.
In questo periodo gli ordini architettonici vengono mantenuti ma si assiste all’abbandono dell’ordine dorico per quello ionico ed agli edifici tradizionali come i templi, che c’erano fino a questo momento, vengono aggiunti e costruiti edifici beni più complessi come empori, residenze private e biblioteche. Tuttora vengono tenuti in considerazione i canoni dell’architettura greca sia per costruzioni che per l’arredamento in stile greco.
Come già accennato l’architettura greca fa riferimento a 3 ordini architettonici in particolare: il dorico, lo ionico ed il corinzio.
L’ordine dorico si presenta in maniera molto più semplice ed essenziale, infatti la struttura dei templi in ordine dorico, presenta una base che funge da piattaforma spesso formata dai gradini di accesso al tempio, realizzata in pietra locale.
Su questa piattaforma, poi verranno poggiate direttamente le colonne le quali si presentano con un rigonfiamento ad un terzo dell’altezza, senza base e con scanalature poco profonde che accompagnano la colonna in altezza ed in cima, si presenta un capitello sul quale appoggia una sorta di cuscinetto schiacciato, chiamato echino seguito da un parallelepipedo (abaco) che farà da appoggio alla trabeazione.
L’ordine ionico invece è caratterizzato da notevoli valori decorativi e seppure mantiene il basamento su piattaforma costituita da gradini, l’ordine ionico è caratterizzato da colonne che in questo caso poggiano su una base formata da due elementi, uno con forma convessa (chiamato toro) e l’altro con forma convessa (chiamato scotia).
Il fusto della colonna ora appare più snello rispetto all’ordine dorico ma anch’esso presenta delle scanalature. In cima al fusto, il capitello decorato con volute faceva da base ad un abaco molto appiattito sul quale infine poggiava la trabeazione.
Infine l’ordine corinzio, che venne maggiormente utilizzato nell’architettura greco-romana, ha le stesse caratteristiche dell’ordine ionico con la differenza che il capitello era decorato con foglie d’acanto che si arricciavano alle estremità.
A differenza dell’architettura gotica o all’architettura contemporanea ad esempio, i canoni di costruzione cambiano anche all’interno dello stesso stile architettonico.
Ancora oggi si possono ammirare molte costruzioni ed esempi di architettura greca che sono rimasti in buone condizioni nonostante siano passati secoli.
Tra le più importanti sicuramente un posto di rilievo va dato al Partenone, probabilmente il più famoso tra gli edifici greci. Il tempio, dedicato alla dea Atena sorge sui resti di quella che una volta era l’acropoli di Atene e fu commissionato da Pericle per sostituire un altro tempio dedicato alla dea che venne distrutto dal popolo persiano.
Anche il Tempio di Era o di Nettuno è uno dei grandi esempi di questa architettura, nonostante siano passati secoli e molte costruzioni furono distrutte, questo tempio è ancora in buone condizioni e rappresenta una delle costruzioni che vennero erette nelle colonie al di fuori della Grecia. Il tempio fu attribuito erroneamente a Nettuno ma in realtà fu eretto in onore della dea Era.
Passiamo infine al Tempio di Apollo, altro esempio molto famoso dell’architettura greca, situato nella città di Delfi.
Questo tempio a dire il vero oggi e quasi completamente distrutto ma anche quel che ne rimane è un ricordo della grandezza artistica lasciata dai greci. In questo tempio nell’antichità stazionava Pizia, l’oracolo del dio Apollo.
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