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Appendere quadri in casa sembra facile, ma non lo è: 8 schemi da seguire per non fare guai

Non sapete come appendere i quadri alle pareti di casa? Le regole e gli schemi da seguire per un risultato perfetto

Per molti può sembrare una passeggiata, un’operazione semplice solitamente condotta dopo aver arredato tutta casa. Ma in realtà appendere i quadri alle pareti richiede una certa attenzione e lo provano i risultati che, spesso, non corrispondono alle proprie aspettative.

Del resto per una disposizione corretta de quadri occorre fare riferimento a una serie di metodi e regoli che ci aiutano a caratterizzare una stanza nel modo giusto conferendole stile, luminosità ed esaltandola a 360 gradi. Scopriamo dunque in che modo arrivare alla disposizione migliore dei quadri creando armoniose composizioni personalizzate.

Come appendere i quadri alle pareti di casa: le regole da seguire

Uno dei primi elementi da tenere in considerazione quando si decide di appendere quadri in casa è sicuramente la loro altezza. Collocarli ad altezza casuali, troppo in alto o troppo in basso, produrrà risultati sgradevoli alla vista. Occorre invece valutare questo aspetto con molta attenzione per dare un tocco di eleganza al locale di casa ed è bene muoversi con una pianificazione anticipata della disposizione per poi procedere senza intoppi alla collocazione dei quadri. Esiste una regola generale che prevede di posizionare il centro del quadro a un‘altezza di 160 cm da terra: in questo modo si andrà a rispettare l’armonia visiva.

Le regole per collocare i quadri in base a dimensioni e spazi (desginmagit)

Ma non è questo l’unico elemento cardine: anche la dimensione dei quadri deve essere tenuta in considerazione per fare in modo che risulti proporzionata all’ambiente, evitando dunque opere troppo piccole su ampie pareti o quadri troppo grandi in stanze piccole. Ancora, la forma delle cornici, la coerenza con gli altri elementi di arredo presenti e il colore delle immagini costituiscono altri elementi da considerare con attenzione prima di disporre i quadri.

Nella fattispecie esistono otto schemi da seguire: come ad esempio immaginare una linea centrale che divide due file di cornici. Occorre garantire dunque che la distanza, nella parte superiore e inferiore, tra le cornici sia uniforme. Oppure lo schema della linea mediana, quello con asse inferiore o superiore o la proposta dello schema a spirale, una disposizione molto apprezzata perché si crea, partendo dal quadro più grande, un percorso che va a ricreare la forma di una spirale. Ancora potete optare per lo schema degli assi sfalsati o per quello dell’asse diagonale, fino agli schemi dei quadri uniti o a spigolo.

Daniele Orlandi

Giornalista pubblicista dal 2012, ho collaborato con giornali cartacei e online, come social media manager e al coordinamento di redazione. Appassionato di musica, ambiente, architettura e arredamento.

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Daniele Orlandi