L’aceto e il bicarbonato purtroppo non possono liberare uno scarico otturato: ecco qual è la giusta soluzione.
Lottare contro uno scarico intasato è un problema comune a tutti: doversi ingegnare per permettere all’acqua di scorrere come prima è una sfida. Durante gli anni sono stati inventati dei metodi per poter ovviare a questo disagio, ma quasi tutti sono fallimentari.
Da oggi non utilizzerai più l’aceto e il bicarbonato per sturare lo scarico del lavandino – DesignMag.it
E’ il caso del classico metodo suggerito da molti dell’aceto e del bicarbonato: si pensa che versando in uno scarico il condimento da cucina liquido e la polvere, e versando anche dell’acqua calda, nasca una reazione chimica capace di sciogliere i residui che non permettono il passaggio dell’acqua.
Secondo alcuni è anche necessario chiudere la sommità dello scarico per permettere al gas che si forma di spingere verso i basso il “tappo” che intasa il tubo. Purtroppo queste sono solo metodi casalinghi non adatti allo scopo.
Si potrebbe raggiungere l’obiettivo usando un comunissimo sturalavandini. L’aceto e il bicarbonato hanno solo la capacità di catturare e rimuovere i cattivi odori, lasciando le superfici brillanti e igienizzate. Allora qual è la giusta soluzione per risolvere questo fastidioso problema?
Ecco qual è il metodo giusto per liberare uno scarico
In base a ciò che è presente nello scarico del lavandino, che non permette il passaggio dell’acqua, bisogna usare prodotti diversi, perché purtroppo non esiste una soluzione universale.
Gli unici due prodotti facilmente reperibili e con un’azione immediata all’interno della tubatura sono la soda caustica e l’acido citrico. Entrambi da maneggiare con estrema cautela, sono dei preziosi alleati che risolvono i problema in pochissimi minuti.
L’acido citrico è necessario se all’interno del lavandino sono presenti calcare o residui di grasso. Andrà letteralmente a sciogliere ciò che impedisce il defluire dell’acqua, e aggiungendo acqua calda potremo velocizzare il processo.
Invece è necessario ricorrere alla soda caustica nel momento in cui nello scarico si sono accumulati capelli o residui di cibo. Questo prodotto va ad agire direttamente sulle molecole organiche, in quanto ricche di acqua. Infatti la soda caustica è definita igroscopica: assorbe l’umidità presente nell’ambiente, passando dallo stato solido allo stato liquido. Inoltre, sciolta nell’acqua, produce un forte sviluppo di calore che può superare i 95°. L’importante è prestare massima attenzione al momento in cui si maneggiano questi prodotti, perché potrebbero causare gravi danni.