Se anche a casa vostra c’è una cucina a gas, forse potrebbe esservi utile conoscere tutti i rischi che correte: non dovete sottovalutarli.
Sebbene oggi come oggi in molte case ci sia la piastra a induzione, in realtà sono ancora parecchie quelle che hanno una tradizionale cucina a gas. Comoda, storica e spesso considerata sicura e non pericolosa, in realtà cela alcuni problemi che, se sottovalutati, possono mettere a rischio sia la salute che l’ambiente.
Una recente ricerca condotta da CLASP, che si occupa di studiare l’efficienza energetica, ha messo in luce alcuni grandi problemi legati alle cucine a gas. Questi riguardano non solo le conseguenze ambientali, ma anche i potenziali effetti sulla salute di chi le possiede: ecco quindi cos’è emerso da questi studi e cosa si rischia ad averne una in casa.
Innanzitutto, per realizzare la propria ricerca in collaborazione con l’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata dai Paesi Bassi, CLASP ha esaminato i dati raccolti in ben 7 paesi europei, tra cui l’Italia. Sono quindi state coinvolte quaranta famiglie, delle quali 31 sulle 37 analizzate utilizzavano cucine a gas. Dal report emerge con chiarezza che il 72% delle cucine a gas prese in analisi supera i livelli di biossido di azoto raccomandati dall’OMS.
L’impatto sulla salute delle persone, soprattutto delle più fragili come quelle asmatiche, è quindi importante: si stima, infatti, che per i bambini che soffrono di asma infantile, questi livelli di biossido d’azoto sono paragonabili come effetto a quelli del fumo passivo. A differenza delle sigarette, però, per quanto riguarda le cucine a gas non si ha né la conoscenza di tali pericoli, né l’avviso di pericolosità.
Nota positiva, però, per quelle famiglie che utilizzano una ventilazione che prevede sia una ventola meccanica che un filtro antigrasso. In questo caso, le particelle aeree vengono indirizzate verso l’esterno e i fumi vengano purificati dai filtri quindi, prima di restituire l’aria alla stanza, la ripuliscono. Chi ha sistemi di questo tipo ha ridotti livelli di biossido d’azoto, quindi gli esperti consigliano queste cappe invece di quelle con semplici sistemi di ricircolo, che non prevedono scarichi all’esterno. In ogni caso, valutare l’installazione di un metodo più innovativo come quello della piastra a induzione può essere utile, anche per questioni ambientali oltre che salutistiche!