I Bonus casa sono disciplinati da una rigida normativa. Non tutti sanno che vige l’obbligo di invio di una dichiarazione.
L’errore più grande che si possa fare è farsi sfuggire anche un solo obbligo legato al Bonus casa richiesto. Perdere i soldi è facilissimo, basta una disattenzione o un’inconsapevolezza che la normativa non ammette. Vediamo come evitare il peggio.
Il Governo sta lavorando a pieno ritmo sulla Manovra 2025. Tra gli interventi è prevista la revisione delle agevolazioni fiscali sulle opere edilizie. La Premier ha sottolineato come finirà l’era dei “Bonus a pioggia” per realizzare un approccio integrato. Ci sono sempre le imposizioni della Direttiva UE Case Green da rispettare con il taglio entro il 2030 del 16% dei consumi nella abitazioni residenziali. I cittadini hanno bisogno di aiuti concreti per rendere più efficiente dal punto di vista energetico la propria casa.
Stop definitivo al Superbonus e una nuova lista di agevolazioni edilizie che si concentrino solo sugli interventi di efficientamento energetico. Si prevedono, dunque, modifiche sugli sgravi fiscali proposti dagli attuali Bonus attivi. Le aliquote del 50 e del 65% previste dall’Ecobonus e dal Bonus mobili potrebbero cambiare e unirsi in un’unica agevolazione. Al momento, però, si seguono le canoniche direttive ed è proprio qui che spesso gli italiani sbagliano.
La dichiarazione da non dimenticare volendo approfittare del Bonus mobili 2024
Come detto non sappiamo se il Bonus mobili continuerà ad esistere così come lo conosciamo oggi o se verrà modificato o integrato all’Ecobonus. Ciò che è certo, però, è che tanti cittadini stanno dimenticando un importante obbligo da ottemperare per approfittare della detrazione del 50% sulla spesa (massimo 5 mila euro) di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Alcuni acquisti richiedono la presentazione della comunicazione all’ENEA in via telematica, pena la decadenza del beneficio.
Nello specifico, la trasmissione è obbligatoria in merito all’acquisto di alcuni elettrodomestici ossia quelli con etichetta energetica (classe energetica A+ e A per i forni). La certificazione dovrà essere inoltrata entro 90 giorni dal collaudo dell’elettrodomestico in questione. Se si dovesse procedere tardivamente non si perderà la detrazione del 50%, la comunicazione serve giusto per monitorare il risparmio energetico conseguito.
In caso di ritardo il Bonus sarà ugualmente concesso e non scatterà alcuna sanzione. Per quanto riguarda i dati da inserire nella certificazione occorrerà indicare i dati del beneficiario, dell’immobile, la scheda descrittiva degli interventi, l’ubicazione dell’immobile, la destinazione d’uso, i dati catastali, la data di inizio e fine lavori, i dati tecnici dell’intervento.