Foto Base | Tiziano Demuro
E’ già da molto tempo che il mondo del design ed i suoi artisti sono diventati molto sensibili alla problematica dell’inquinamento ed è per questo motivo che sempre più designer realizzano opere al fine di diminuire l’impatto sull’ambiente che ci circonda, preservandolo e difendendolo il più possibile. A questo proposito anche Coca Cola, storica azienda conosciuta a livello mondiale per la sua bevanda nata negli anni ’20 e che nel tempo ha riscosso sempre più successo, ha voluto contribuire alla problematica dell’inquinamento ideando un concorso davvero speciale e particolare.
Si tratta del concorso Re: Design Positively, nuovi contenitori per la raccolta differenziata del quale vi avevamo già parlato tempo fa, organizzato proprio da Coca Cola con il supporto della Facoltà di Design del Politecnico di Milano e la collaborazione dell’Associazione ReMade.
Vi diamo alcune informazioni in più riguardo questo speciale concorso: i progetti che sono stati inviati fino ad ora, in totale ben 187, sono stati accumulati nel giro di 3 mesi e provengono da tutto il mondo, questo ci fa capire quanto sia forte la volontà dei giovani designer di sconvolgere le abitudini rifacendoci a nuovi concetti di sviluppo e di ecosostenibilità. Tra questi 187 la giuria poi sceglierà, entro marzo, in totale tra i 5 ed i 15 progetti che passeranno il turno ed andranno ad accedere alla fase finale in cui verranno date delle precise indicazioni su come realizzare questo nuovo contenitore il quale dovrà avere delle caratteristiche ben precise in dimensioni, fattibilità, riproducibilità, materiali utilizzabili, capacità di durare nel tempo e facilità di manutenzione.
I progetti considerati più interessanti, e che arriveranno quindi tra i finalisti, verranno esposti a maggio presso la Triennale di Milano, una grande occasione per questi giovani artisti per farsi conoscere e rendere pubbliche le proprie opere.
Si tratta di un concorso davvero innovativo che tenta il più possibile di coinvolgere i nuovi talenti del design in un progetto che sicuramente farà riflettere sul modo in cui tutti noi ci rapportiamo con ciò che ci circonda, e sulle nostre abitudini non sempre in linea con il rispetto per l’ambiente circostante.