Se hai appena acquistato la tua prima casa forte di tutte le agevolazioni che ti hanno promesso, ecco cosa devi subito controllare
Non è facile, oggi come oggi, comprare casa. Questo vale pressocché in ogni località d’Italia ma è tanto più valido quanto più ci si avvicina alle grandi città come Milano, Roma, Napoli o Torino. Specialmente nei pressi delle metropoli più industrializzate, come il capoluogo lombardo, i prezzi delle case sono alle stelle e questo trend sembra non invertirsi mai.
Molte coppie, però, stanche di spendere soldi in un affitto che di fatto non lascia nessun bene materiale a fronte di esborsi importanti, scelgono di investire tutti i propri risparmi ed anche eventuali aiuti provenienti dalle famiglie nell’acquisto di una casa tutta per sé, dove coltivare il proprio futuro. In merito alla prima casa, sono diverse le agevolazioni sulle quali si può contare: ecco cosa si deve fare per non perderle.
Come assicurarsi le agevolazioni prima casa
A spiegare tutte le specifiche relative alle agevolazioni prima casa è l’Agenzia delle Entrate che, tra le altre normative, specifica che se si è già proprietari di un altro bene immobile, per godere di questi sconti e detrazioni è necessario venderlo entro un anno dal nuovo acquisto, sul quale si vuole applicare l’agevolazione. Al momento della stipula del contratto di vendita, di donazione o di successione, quindi, l’acquirente firma anche l’impegno di vendita del bene pre-posseduto entro 12 mesi da quel giorno.
Inoltre, per godere delle agevolazioni, è necessario che la casa appartenga a una di queste categorie catastali: A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/11, quindi sia di tipo civile, economico, popolare, ultra popolare, rurale, villino o tipica dei luoghi in cui si trova. A tal proposito, scopri come risparmiare grazie alla categoria catastale della tua casa! La casa si deve poi trovare nel territorio del Comune nel quale l’acquirente ha la propria residenza; in caso contrario, la residenza va spostata nel Comune dove è localizzata l’abitazione entro 18 mesi dall’acquisto.
Di fatto, però, è possibile godere delle agevolazioni prima casa anche se questa si colloca nel Comune nel quale l’acquirente svolge la propria attività, professionale o di studio e volontariato. Nel caso in cui questo risieda all’estero, invece, le agevolazioni si applicano sulla prima casa acquistata nel Comune in cui risiede il proprio datore di lavoro, se l’emigrazione è causata da motivi professionali.