Affitto con riscatto e rent to buy: tutti stanno approfittando ma sono molto diversi tra loro

L’affitto con riscatto ed il rent to buy stanno guadagnando sempre più popolarità: scopri cosa sono e le differenze tra loro. 

Nel panorama immobiliare italiano, l’affitto con riscatto ed il rent to buy sono due opzioni emergenti che si stanno diffondendo perché ottime per chi desidera acquistare una casa, ma non dispone subito delle risorse economiche necessarie. Infatti, entrambi i contratti offrono la possibilità di vivere nell’immobile prima di completare l’acquisto effettivo, con modalità e condizioni differenti.

Mentre l’affitto con riscatto è stato introdotto recentemente, il rent to buy ha radici anglosassoni e prevede una struttura contrattuale diversa. Per questo è importante conoscere cosa sono e quali sono le differenze tra loro. 

Affitto con riscatto e rent to buy: le caratteristiche giuridiche

Prima del 2014, l’affitto con riscatto era considerato un contratto atipico. La giurisprudenza lo inquadrava sotto l’art. 1322 del codice civile, ma con il d.l. 133/2014 (decreto Sblocca Italia), convertito nella legge n. 164 del 2014, l’affitto con riscatto ha ottenuto una regolamentazione più chiara. Il suddetto affitto con riscatto consente alle parti di definire autonomamente il canone. Questo offre una flessibilità contrattuale importante e, per tutelare il venditore/locatore, è prevista una causa di risoluzione in caso di mancato pagamento di un certo numero di canoni.

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Affitto con riscatto e rent to buy: di cosa si tratta – designmag.it

Le parti del contratto possono essere privati, società o enti e dovranno stipulare due contratti: uno di affitto e uno di opzione di vendita, nel quale viene stabilito che l’inquilino futuro può acquistare l’immobile ad un prezzo pattuito precedentemente.

Il rent to buy si distingue dall’affitto con riscatto soprattutto perché in questo tipo di contratto il venditore consegna subito l’immobile al potenziale acquirente, che versa un canone per un determinato periodo. Al termine di questo periodo di tempo, l’inquilino decide se acquistare o meno l’immobile, similmente a ciò che accade per il leasing delle auto. Anche nel caso del rent to buy, il contratto può essere stipulato da privati, società o enti.

Il contratto di rent to buy è diviso in due fasi:

  1. Fase di locazione: l’immobile viene concesso all’inquilino, che paga il canone pattuito;
  2. Fase di acquisto: alla scadenza del periodo previsto, l’inquilino può decidere se acquistare l’immobile o meno. Se decide per l’acquisto, il prezzo pattuito viene ridotto dai canoni già versati in precedenza; se decide di non acquistare, il contratto cessa.

Sia l’affitto con riscatto che il rent to buy offrono dei vantaggi significativi per chi non ha immediata disponibilità economica per acquistare un immobile. Per questo è importante comprendere le differenze tra i due contratti e scegliere ciò che si adatta meglio alle proprie esigenze e alla propria situazione.

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