Affitti la corsa non si ferma, in Italia aumentano ancora: +4,5% a luglio, dati città per città

L’ultimo report di Immobiliare.it Insights ha messo in luce una tendenza preoccupante per chi è alla ricerca di una casa in affitto.

I prezzi degli immobili, infatti, hanno registrato un incremento significativo. A luglio 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si è verificato un aumento del 15.5% dei costi di locazione su scala nazionale. Questa crescita supera il 4% se confrontata con i dati del mese precedente, giugno.

Nonostante l’aumento dei prezzi, la domanda di immobili in affitto non sembra arrestarsi. Rispetto a giugno, la ricerca di case da affittare è cresciuta del 2.7%, anche se rappresenta una diminuzione del 3.9% rispetto a luglio dell’anno scorso. Questi dati suggeriscono che il mercato della locazione rimane dinamico, con un equilibrio sempre più precario tra offerta e domanda.

Le macroaree più colpite dagli aumenti

Analizzando i dati forniti da Immobiliare.it Insights emerge che le Isole sono la macroarea più colpita dall’aumento dei prezzi degli affitti con un impressionante +16.5% rispetto a giugno e addirittura +22.6% su base annua. Seguono il Sud con +12.9% mensile e +22.6% annuale e il Centro con incrementi notevoli sia su base mensile (+10.2%) che annuale (+17.2%). Queste variazioni mettono in evidenza come alcune zone d’Italia siano particolarmente soggette a fluttuazioni significative nei costi della locazione.

Milano si conferma come il capoluogo con gli affitti più cari d’Italia: 23€ al metro quadro, seguita da Firenze (22€/mq) e Bologna (17€/mq). Anche Roma registra un costo elevato (17€/mq), ma è interessante notare come città meno centrali come Potenza e Campobasso offrano tariffe decisamente più accessibili, pur registrando anch’esse aumenti percentuali significativi su base annua.

situazione immobiliare in Italia
Vendite alle stelle in Italia (Designmag.it)

Il report fornisce anche una panoramica dettagliata delle variazioni dei prezzi negli affitti nelle diverse regioni italiane, evidenziando differenze sostanziali tra le varie aree geografiche del Paese. Per esempio:
– In Calabria (Catanzaro), si registra un sorprendente aumento del 56.3% su base annua.
– La Puglia (Bari) vede i suoi costi aumentare del 14.2%, mentre
– La Valle d’Aosta (Aosta) mostra una crescita robusta del 19.8%.

Queste cifre dimostrano quanto sia variabile il panorama immobiliare italiano e quanto importanti siano le dinamiche locali nel determinare i costi della vita per gli abitanti delle diverse regioni.

Mentre gli italiani continuano ad assistere a questi cambiamenti nel mercato degli affitti, diventa sempre più chiaro che trovare soluzioni abitative convenienti sta diventando una sfida sempre maggiore per molti cittadini nel contesto attuale dell’economia nazionale.

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