Affitti: finalmente arriva la riduzione del canone per abitazioni e non solo

Le opportunità imperdibili sugli affitti, grazie alla riduzione del canone per abitazioni. Tutte le informazioni utili.

La casa è fonte di grandi spese per le famiglie italiane. Le principali sono ovviamente la rata del mutuo, per la casa di proprietà, oppure la mensilità dell’affitto. A cui vanno aggiunte le spese di manutenzione e di ristrutturazione. Inoltre, con l’aumento generale dei prezzi, a causa dell’inflazione, tutti i costi sono aumentati in modo importante, causando non poche difficoltà a tante famiglie.

Per questo motivo, quando è possibile risparmiare del denaro sulle spese di casa è bene cogliere l’opportunità al volo. Tra bonus edilizi, contributi e agevolazioni varie, dovete sapere che esistono dei modi per risparmiare sul canone di affitto. Di seguito, scopriamo come ottenere una riduzione del canone di affitto per la casa di abitazione ma non solo.

Affitti, riduzione del canone per abitazioni

È stato chiamato Bonus affitti e si tratta della misura che consente una riduzione del canone di locazione di un edificio a chi si trova in difficoltà economica. Questa misura era stata introdotta durante la pandemia di Covid-19 per aiutare coloro che improvvisamente si sono trovati in obiettiva difficoltà nel pagamento dell’affitto, a causa della perdita del lavoro, della cassa integrazione e dello stop alla propria attività economica. Il governo, pertanto, ha introdotto un sostegno economico ai locatari ma anche ai locatori che rischiavano di perdere una fonte di reddito. Il bonus affitti era stato introdotto per abitazioni e anche per edifici turistici.

affitti riduzione canone
Come richiedere la riduzione del canone di affitto – DesignMag.it

Il Bonus affitti, poi, è stato mantenuto per gli edifici a uso abitativo, ovvero per le case che costituiscono l’abitazione principale. L’agevolazione consiste in una detrazione fiscale sui canoni di affitto pagati nel 2024 ed è riconosciuta agli inquilini di abitazioni principali, ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro, ai giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni e agli studenti universitari fuori sede.

La detrazione fiscale del Bonus affitti è riconosciuta ai redditi bassi e varia a seconda del tipo di canone di affitto. In caso di canone libero, se il reddito complessivo del beneficiario arriva fino a 15.493,71 euro, spetta una detrazione di 300 euro. Se il reddito è superiore a 15.493,71 euro ma inferiore a 30.987,41 euro, spetta una detrazione di 150 euro. Invece, sopra i 30.987,41 euro non è riconosciuta alcuna detrazione fiscale.

In caso di contratti a canone concordato, la detrazione è di 495,80 euro, se il reddito complessivo del beneficiario non supera 15.493,71 euro. Mentre è di 247,90 euro, se il reddito è compreso tra 5.493,71 euro e 30.987,41 euro.

Poi, in entrambi i casi, l’agevolazione va suddivisa tra i cointestatari del contratto di locazione e calcolata in base ai giorni in cui l’edificio è destinato ad abitazione principale (perché potrebbe non essere abitato tutto l’anno, in caso di inquilini fuorisede).

Maggiori detrazioni sono riconosciute ai giovani inquilini di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti, pari al maggior valore tra: l’importo forfettario di 991,60 euro e il 20% dell’ammontare del canone annuo se superiore, comunque entro i 2.000 euro. Entro il limite di reddito di 15.493,71 euro.

Anche ai lavoratori dipendenti che si trasferiscono per lavoro è riconosciuta una detrazione fiscale di 991,60 euro, entro il reddito di 15.493,71 euro. Detrazione che scende a 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.

Infine, agli studenti universitari fuori sede, invece, è riconosciuta una detrazione del 19% del canone di locazione, nel limite massimo di spesa di 2.633 euro. L’importo effettivo varia in base al reddito.

Gestione cookie