Il proprietario di una casa può trattenere la cauzione per pagare i danni dell’immobile? Dipende: tutto quello che c’è da sapere.
Quando si prende in affitto un immobile con un regolare contratto, l’inquilino è tenuto a versare una caparra che corrisponde di solito a due mensilità dell’affitto concordato e riportato sul contratto. In alcuni casi il proprietario può richiedere anche una caparra molto maggiore, per esempio un intero anno di affitto anticipato.
Quali che siano i motivi alla base di queste richieste, il proprietario di casa ha tutto il diritto di avanzarle, così come un potenziale inquilino ha tutto il diritto di rifiutarsi di sottoscrivere un contratto con clausole troppo esose.
Secondo la legge la cauzione versata dall’inquilino va sempre restituita al termine del contratto oppure nel momento in cui l’inquilino lasci l’abitazione, anche prima del termine stabilito dall’accordo in essere. La cauzione viene però restituita solo a seguito di un’accurata ispezione da parte del proprietario di casa o di una persona di sua fiducia, per esempio l’agente immobiliare che si occuperà di trovare un nuovo affittuario.
Nel momento in cui la casa sarà trovata in ordine e in buono stato, allora la cauzione sarà restituita per intero e senza problemi. Nel caso in cui dovessero invece essere riscontrati dei danni all’immobile, la cauzione potrà essere trattenuta del tutto o in parte allo scopo di ripagare i danni in questione.
Purtroppo è frequente che i proprietari di una casa tentino di trattenere la totalità o una parte della cauzione millantando danni che in realtà non ci sono o che non possono essere imputati all’inquilino. Per questo motivo è sempre bene sapere cosa dice la legge in proposito.
Gli inquilini non possono essere ritenuti responsabili di danni provocati dall’usura. Se per esempio un parquet si logora semplicemente camminandoci, il proprietario non può pretendere di restaurarlo utilizzando i soldi della cauzione. Al contrario, se l’inquilino dovesse dare accidentalmente fuoco alle tende con una sigaretta, allora il proprietario potrà trattenere dalla cauzione il valore delle tende e le spese sostenute per imbiancare nuovamente il muro. I danni dovuti all’incuria o a un palese errore dell’inquilino, infatti, possono essere compensati non restituendo una parte della cauzione.
Quanta parte della cauzione, però? Se si tratta di interventi di restauro, come nel caso del parquet o della necessità di imbiancare una parte della casa, basterà semplicemente che il proprietario di casa utilizzi le fatture pagate per dimostrare il preciso ammontare delle spese sostenute e quindi la somma che sarà trattenuta dalla cauzione.
In altri casi il proprietario e l’inquilino possono accordarsi sulla somma da trattenere ma, qualora non fosse possibile raggiungere un tale accordo e il proprietario voglia comunque trattenere la cauzione, allora l’inquilino avrà il diritto di passare alle vie legali.