Sta per cambiare la legge sugli affitti. Il Governo intende sanzionare fino a 5.000 euro chi non rispetterà le nuove regole.
Il governo sta per varare una stretta sugli affitti brevi, come quelli offerti da Airbnb e Booking. il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha consegnato il testo della proposta normativa ai soggetti interessati per trovare soluzioni efficaci ed efficienti. La Santanchè ha sottolineato che nessuno prima di loro ha mai affrontato questa questione complessa e spinosa.
Il sindaco di Milano Sala ha chiesto al governo di intervenire sulla questione degli affitti brevi, ma è stato criticato per non essere a conoscenza di una proposta di legge presentata a fine maggio che sembrava essere stata dimenticata. La Santanché garantisce tuttavia che la maggioranza ha continuato a operare in modo discreto, avviando già da alcuni mesi tavoli di confronto con associazioni di categoria e degli inquilini, con i Sindaci delle città metropolitane e le Regioni, al fine di pervenire ad una proposta condivisa. Il testo è stato pertanto trasmesso alle associazioni che operano nel settore e fra poco dovrebbe essere presentato anche in Parlamento.
Affitti brevi, rischio 5.000 euro di multa: ecco cosa dice la legge
L’introduzione della permanenza di due notti almeno è tra le novità più importanti. Si fa riferimento a chi prenota nei comuni ad alta densità turistica e nei centri storici delle città metropolitane.
In caso di trasgressione, la sanzione prevista sarà di 5.000 euro. Nella bozza del mese di maggio erano previste delle eccezioni per le città sotto i 5.000 abitanti e per le famiglie composte da almeno tre figli e un genitore. Con l’approvazione del disegno di legge, verrà istituito un CIN (Codice identificativo nazionale) per ogni immobile che viene affittato e che andrà a sostituire i codici regionali (CIR).
Attualmente, coloro che affittano la propria proprietà sono tenuti a comunicare l’avvio dell’attività e a ottenere un codice alfanumerico per l’identificazione della propria struttura. Tuttavia, l’obiettivo del governo è quello di superare l’attuale frammentazione e creare una banca dati nazionale.
La nuova bozza prevede multe salate per chi non espone il Cin negli annunci immobiliari, con sanzioni da 500 a 5.000 euro e rimozione immediata dell’annuncio. Inoltre, chi non fa richiesta del Cin per il proprio immobile rischia una multa fino a 8.000 euro. Il fenomeno degli affitti brevi rappresenta una problematica non soltanto a livello nazionale, ma anche internazionale.
Si è registrato un notevole incremento del numero di alloggi turistici offerti da privati nelle principali città occidentali, il quale ha generato un impatto negativo sulla disponibilità di alloggi nelle zone centrali e nei distretti turistici. Ciò ha comportato un aumento dei prezzi sul mercato degli affitti tradizionali a lungo termine. Nella città di New York il 5 settembre è entrata in vigore la “local law 18”, una normativa che proibisce affittare case a ospiti per un periodo inferiore a 30 giorni, a meno che l’affittuario, durante il soggiorno, non risieda fisicamente nell’appartamento.