Le disposizioni sugli affitti brevi introdotte dalla nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate portano dei vantaggi. Ecco come adeguarsi.
Con la circolare numero 10 del 10 maggio, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito delle novità relative agli affitti brevi introdotte dalla Legge di bilancio 2024 (L. n°213/2023). Sono stati soprattutto definiti i termini della nuova tassazione al 26%, togliendo ogni dubbio sulla sua decorrenza e applicazione.
Questi cambiamenti non riguardano solo i proprietari di casa, ma anche chi subaffitta, portando con sé una serie di vantaggi e nuove opportunità fiscali. Ecco nel dettaglio tutto quello che devi sapere per sfruttare al meglio queste novità per rendere gli affitti brevi più convenienti.
Affitti brevi al 26%: cosa cambia con la legge di bilancio 2024
La Legge di bilancio 2024 ha introdotto l’opzione di applicare una cedolare secca del 26% sui redditi derivanti dagli affitti brevi, in sostituzione della precedente aliquota del 21%. Ciò che è interessante è che per una sola unità immobiliare, è possibile continuare ad applicare la vecchia aliquota del 21%.
Quindi riassumendo:
- Aliquota al 26%: sui redditi da affitti brevi maturati a partire dal 1° gennaio 2024. Ciò significa che la nuova aliquota si applica indipendentemente dalla data di stipula dei contratti e dalla percezione dei canoni;
- Aliquota al 21%: applicabile solo su un’unità immobiliare scelta dal contribuente al momento della dichiarazione dei redditi.
Questa misura intende uniformare e semplificare il regime fiscale degli affitti brevi, aumentando la tassazione, ma offrendo al contempo una via agevolata per un singolo immobile, quella al 21% appunto. Ma vediamo i dettagli per proprietari e sublocatori:
- Proprietari o titolari di diritti reali: devono dichiarare i redditi nel quadro RB del modello redditi come reddito fondiario, applicando il principio di competenza;
- Sublocatori e comodatari: devono dichiarare i redditi nel quadro RL del modello redditi come reddito diverso, applicando il principio di cassa.
Gli affitti brevi, di durata non superiore a 30 giorni, continuano a offrire flessibilità ai locatori. La cedolare secca rimane un’opzione piuttosto conveniente rispetto alla tassazione IRPEF tradizionale, specialmente per chi gestisce più immobili.
La nuova circolare sugli affitti brevi porta chiarezza e nuove possibilità di gestione fiscale. È essenziale che proprietari e sublocatori si mettano in regola con le nuove disposizioni per massimizzare i benefici fiscali e garantire la conformità alla legge.
Adeguarti alle nuove normative non solo ti permetterà di evitare sanzioni, ma anche di migliorare la redditività dei tuoi immobili, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla nuova legge di bilancio 2024. Ricorda che potrai sempre fare affidamento alla vecchia tassazione in caso di un solo immobile.