Aumenta la tassazione per gli affitti brevi. Scopri a quanto ammonta e chi riguarda.
Gli affitti brevi sono una modalità molto utile per chi necessita di una casa nella quale soggiornare solo per qualche mese o per qui vuole testare una data zona prima di acquistare casa in modo definitivo. Utili anche per chi si trova in trasferta per lavoro, sono degli affitti diversi rispetto a quelli convenzionali e sui quali, pertanto, c’è ancora un certo mistero.
Ciò che non è affatto segreto è il livello di tassazione che da quest’anno aumenterà in modo molto importante, andando a colpire in particolar modo coloro che sono proprietari di più case e che affittano le stesse per brevi periodi di tempo.
Affitti brevi: di quanto aumenta la tassazione
L’aumento della tassazione per gli affitti brevi è partito dal 1 gennaio 2024. Da questo momento, infatti, l’aliquota della cedolare secca è salita al 26% per tutti quei proprietari che hanno più di un immobile in locazione. Si tratta di una nuova misura, introdotta con la Legge di Bilancio 2024 e che non riguarda, ovviamente, chi ha in affitto solo l’abitazione principale. Il nuovo piano è infatti rivolto a coloro che hanno seconde case o che investono abitualmente nel settore del turismo. Una mossa che a molti non è piaciuta ma che per alcuni punterebbe ad un sistema più equo.
Quello della locazione turistica è infatti un business in costante crescita e in grado di portare a guadagni anche importanti, soprattutto in virtù (almeno fino a poco tempo fa) della cedolare secca che consente di offrire regimi fiscali agevolati. Un vantaggio che con il recente aumento della tassazione potrebbe venir meno o, quanto meno, ridursi. Alla nuova regola sulla tassazione si aggiunge anche un nuovo obbligo per gli intermediari immobiliari che sono soliti operare con i contratti di locazione breve. Questi dovranno infatti rilasciare una ritenuta d’acconto sui canoni di locazione.
Tutto cambia, quindi, per chi fino a oggi ha operato nel settore turistico o degli affitti attraverso la possibilità degli affitti brevi. Una modalità che sta subendo sempre più cambiamenti, probabilmente anche per cercare di incentivare l’acquisto degli immobili. Si tratta, ovviamente, di un aumento che i proprietari di casa dovranno considerare al fine di correggere le modalità con le quali operano al momento o di cambiare totalmente sistema, passando magari ad affitti non brevi o ad altre soluzioni più in linea con il mercato.