Affitti: arrivano le 8 pessime sorprese che faranno finire sul lastrico gli italiani

Sugli affitti degli appartamenti a uso abitativo possono innescarsi dinamiche deleterie, soprattutto per gli inquilini.

Oggi stipulare un contratto di affitto può costare molto caro, non solo per i prezzi di mercato che sono davvero alti, soprattutto nelle città, ma anche perché in alcuni casi si ignorano le Leggi e le normative vigenti. Questo porta a firmare un impegno e a pagarne (letteralmente) le conseguenze. Anche se il mercato immobiliare è molto dinamico per quanto riguarda le locazioni e c’è ampia offerta, non significa che andare in affitto sia sempre un buon affare. Talvolta persino l’aiuto delle agenzie può rivelarsi controproducente.

Andiamo allora a scoprire quali sono le sorprese non piacevoli di fronte a cui ci si può trovare quando si firma un contratto d’affitto. È sempre bene informarsi adeguatamente prima di apporre il proprio impegno su carta, perché poi può risultare difficile – o comunque costoso – far valere i propri diritti. Ecco alcuni consigli degli esperti.

Il mondo degli affitti è una giungla, ma puoi tutelarti se conosci a fondo la Legge – e le tue priorità

La maggior parte delle volte i contratti di affitto sono standard, cioè presentano clausole dalla formulazione molto semplice; questo può essere un vantaggio per i proprietari ma non necessariamente per gli inquilini. Ad esempio, il primo fattore a cui prestare attenzione è la durata del contratto e persino le tempistiche previste per il recesso del contratto stesso.

come tutelare i propri diritti su un contratto di affitto
Bisogna prestare molta attenzione quando si firma un contratto di affitto – Designmag.it

Quando si cerca un appartamento in affitto, sicuramente si ha bene in mente quanto si soggiornerà in quel dato alloggio. Se l’esigenza è di spostarsi in tempi brevi, meglio evitare di firmare il classico contratto 4+4, per non incorrere in “sanzioni” in caso di recesso anticipato. Esistono ottime alternative, come i contratti transitori o quelli a canone concordato, che offrono garanzie e convenienza a tutte le parti. In caso poi si voglia lasciare l’appartamento prima della fine del contratto, è bene sapere che si può solamente in casi eccezionali, come la perdita del lavoro, o un trasferimento a causa del lavoro, ed è necessario l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Un altro problema che spesso costringe l’inquilino a sborsare molti soldi è la responsabilità della manutenzione ordinaria dell’appartamento. La Legge prevede che la pittura delle pareti sia a carico del proprietario, salvo diversi accordi presenti sul contratto. Ebbene, se non si leggono attentamente le clausole si rischia di lasciare l’appartamento in condizioni diverse da quelle pattuite e di dover pagare tutti i lavori di ripristino necessari. Il consiglio è quello di tenere da parte le fotografie dello stato dell’appartamento al momento della stipula del contratto.

Capita spesso, proprio in merito a eventuali mancanze dell’inquilino circa la manutenzione dell’alloggio, che il proprietario trattenga le mensilità date come cauzione. Ebbene, forse non tutti sanno che non può farlo, fino a che almeno non ha portato in Tribunale l’inquilino e non abbia dimostrato di avere ragione nell’esigere quella forma di risarcimento. Infine, ma non da ultimo, molti inquilini ignorano che la cauzione versata all’atto della stipula produce interessi; questo significa che una volta che il contratto è giunto a termine l’inquilino ha diritto alla restituzione della cauzione con tanto di interessi, “piccolo particolare” che viene spesso volutamente ignorato dai proprietari.

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