Attenzione ai contratti d’affitto: l’errore che può comportare una sanzione fino a 4000 euro ed il documento per evitarlo
Quando si predispone un contratto di locazione del proprio appartamento nulla deve essere lasciato al caso. Vi sono infatti tutta una serie di regole e procedure da seguire con scrupolosa attenzione in quanto un errore potrebbe, successivamente, costare caro.
A tal proposito esiste un documento che consente di evitare una multa salatissima, il cui importo potrebbe raggiungere anche i 4000 euro: del resto questo documento è assolutamente necessario, ormai dal 2010, per andare a certificare una procedura richiesta dalla legge. Anche se sono in tanti a domandarsi se questo valga solo per gli immobili in vendita oppure anche nel caso degli affitti. Facciamo chiarezza.
La maggior parte degli edifici ubicati in Italia necessitano, sin dal 2010, di un attestato senza il quale si rischia una multa molto cara. Ne sono esclusi gli edifici non residenziali, quelli industriali e artigianali (ad eccezione di quelli riscaldati), gli edifici agricoli e rurali privi di impianti di climatizzazione e ancora cantine, autorimesse, box, parcheggi e depositi, per proseguire con una ricca serie di altre strutture.
Stiamo ovviamente parlando dell’APE, l’Attestato Prestazione Energetica, ovvero quel documento che fornisce informazioni relative all’efficienza energetica dell’edificio, descrivendole ed inquadrandole mediante una classificazione che parte da A4, per la massima efficienza, fino alla G, per la minima efficienza. Oggi l’Ape è una certificazione obbligatoria, senza la quale non si può procedere con la compravendita di un immobile.
Per quanto riguarda le case in affitto l’obbligo della certificazione segue le normative regionali e locali ed è pertanto consigliabile verificarle sempre con molta attenzione. Di base è comunque obbligatoria anche se un contratto di locazione senza Ape potrebbe essere considerato legalmente valido. Cosa ne deriva? Che il proprietario di casa è sanzionabile ed inoltre che se il documento non viene consegnato vi è il diritto, da parte dell’inquilino, di recedere dal contratto entro un anno dalla data della sua stipula.
E attenzione perché la sanzione amministrativa pecuniaria può variare tra i 3000 ed i 18mila euro riguardando entrambe le parti contraenti. Nel caso di mancata presentazione, quando la locazione supera i 3 anni e quando il contratto di affitto viene registrato, la sanzione può variare tra i 1000 e i 4000 mila euro. Se l’attestato manca inoltre il locatore è tenuto ad informare l’inquilino dei rischi ai quali entrambi vanno incontro.