Scopri come dimezzare il canone di affitto grazie alla nuova normativa sugli affitti 2024: ecco la guida pratica e tutto ciò che devi sapere.
Affittare una casa può comportare spesso dei costi elevati, che possono pesare notevolmente sul bilancio familiare. Tuttavia, esistono delle situazioni in cui è possibile richiedere una riduzione del canone di affitto, specialmente quando l’immobile presenta dei problemi non evidenti durante le prime visite.
Ecco come e quando è possibile chiedere una diminuzione del canone d’affitto, le tempistiche per farlo e le normative che regolano questa opportunità. Con questa guida saprai cosa fare se non raggiungi un accordo con il proprietario.
Quando e come richiedere la riduzione del canone di affitto
La riduzione del canone di affitto può essere richiesta in diverse circostanze, come per esempio:
- Problemi strutturali o difetti: se l’immobile presenta difetti che non erano evidenti durante la prima visita, come delle infiltrazioni d’acqua, della muffa o degli impianti non funzionanti.
- Affitto superiore al valore di mercato: se il canone richiesto è di molto superiore ai prezzi di mercato per abitazioni simili e nella stessa zona, si può chiedere una revisione del prezzo.
- Difficoltà economiche: in casi di perdita del lavoro o altre difficoltà economiche temporanee, è possibile negoziare una riduzione temporanea del canone.
Non esiste una procedura esatta e ufficiale per richiedere la riduzione del canone di affitto. Ecco però alcuni passaggi da considerare:
- Valutazione dell’immobile: rivolgersi a un perito per valutare l’abitazione in modo da ottenere una base solida per la richiesta.
- Comunicazione scritta: inviare una lettera al proprietario con la richiesta di riduzione del canone, includendo le motivazioni e la perizia.
- Negoziazione diretta: spesso è possibile trovare un accordo direttamente con il proprietario senza dover ricorrere a vie legali.
La richiesta di riduzione del canone può essere fatta in qualsiasi momento, ma ci sono periodi più favorevoli:
- Prima della firma del contratto: se già prima della firma si rilevano incongruenze nel prezzo rispetto al valore dell’immobile.
- Durante il contratto: quando si verificano nuovi problemi strutturali o economici.
Se non si raggiunge un accordo con il proprietario, l’inquilino può procedere legalmente, consultando un avvocato specializzato e inviando una richiesta formale al tribunale. Ovviamente durante questo periodo, l’inquilino dovrà continuare a pagare il canone concordato, evitando azioni che possano essere considerate inadempienza contrattuale.
Chiedere una riduzione del canone di affitto è possibile e non è difficile da ottenere. Grazie alla legge di bilancio 2024 ci sono nuove opportunità per gli inquilini. Informati anche tu e ottieni la tua riduzione seguendo questi passaggi chiave.