Acquisto casa, il rischio che si corre con le dichiarazioni da rilasciare al notaio: mai fare quest’errore

Le dichiarazioni rilasciate al notaio durante l’acquisto non sono mere formalità, ma obblighi legali che richiedono massima attenzione.

L’acquisto di una casa è un passo significativo e impegnativo, che coinvolge molteplici aspetti, sia economici che legali. La compravendita di un immobile richiede attenzione a ogni dettaglio, specialmente quando si tratta di formalizzare l’acquisto con il rogito notarile. Questo atto, redatto dal notaio, rappresenta il momento culminante della transazione, conferendo ufficialità e validità giuridica all’accordo tra le parti.

In questo contesto, l’importanza delle dichiarazioni rilasciate al notaio è spesso sottovalutata. Eppure, un errore o un’omissione in questa fase può avere gravi conseguenze, sia sul piano legale che su quello fiscale, a volte persino compromettendo l’intera operazione. È quindi cruciale comprendere quali informazioni devono essere fornite e quali rischi si corrono in caso di dichiarazioni inesatte.

L’importanza delle dichiarazioni notarili nell’acquisto di una casa

Durante l’acquisto di un immobile, l’acquirente è tenuto a rilasciare una serie di dichiarazioni al notaio, che devono essere veritiere e complete. Queste dichiarazioni riguardano diversi aspetti fondamentali della compravendita, come le modalità di pagamento, l’eventuale intermediazione di agenzie immobiliari e la richiesta di agevolazioni fiscali.

dichiarazioni notarili nell'acquisto di una casa
Errori o omissioni nelle dichiarazioni al notaio possono causare sanzioni e compromettere l’intera compravendita – designmag.it

L’indicazione delle modalità di pagamento, ad esempio, è essenziale per garantire la trasparenza dell’operazione e la protezione delle parti coinvolte. Il notaio registra queste informazioni nel rogito, conferendo ad esse valore legale. Un errore in questa fase può comportare la nullità dell’atto o l’insorgere di dispute tra le parti.

Un altro aspetto delicato è la dichiarazione del prezzo di vendita. Dal 2006 è in vigore la regola del prezzo valore, che permette di tassare la compravendita sulla base del valore catastale dell’immobile, piuttosto che sul prezzo di mercato. Questo sistema, se richiesto dall’acquirente al momento del rogito, offre una protezione fiscale, evitando accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. È però fondamentale che il prezzo dichiarato sia corretto, poiché un’eventuale omissione o falsificazione può portare a sanzioni e a un aggravio fiscale imprevisto.

La dichiarazione delle spese di intermediazione è un altro obbligo che spesso viene trascurato. Se l’acquirente ha utilizzato i servizi di un’agenzia immobiliare o di un mediatore, deve indicare nel rogito l’ammontare delle commissioni pagate e i dati dell’intermediario. L’omissione di questa dichiarazione comporta sanzioni pecuniarie e può anche invalidare i benefici fiscali legati al sistema prezzo valore.

In alcuni casi, ad esempio per usufruire delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima casa, l’acquirente potrebbe dover dichiarare di non possedere altri immobili e di impegnarsi a trasferire la residenza entro 18 mesi, se non è già residente nel Comune dove si trova l’immobile. Anche in questo caso, una dichiarazione mendace comporta la perdita dei benefici e l’applicazione di sanzioni.

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