Acquistare casa ti penalizza sui bonus: attenzione alla legge-trappola che ti mette nei guai

Non sempre acquistare una casa porta a veri vantaggi fiscali, nonostante ci siano tante agevolazioni e bonus, ecco perché.

Oggi possiamo sfruttare tanti bonus di vario tipo, ideati per aiutare le famiglie indigenti ma non solo: basti pensare agli sconti in bolletta ma anche agli incentivi per acquistare impianti fotovoltaici o per ristrutturare la casa e renderla più sostenibile. Quando si parla di immobili, però, bisogna prestare molta attenzione, perché effettuare dei lavori o fare una compravendita comporta anche dei cambiamenti importati a livello reddituale e fiscale.

Lo sanno bene coloro i quali hanno sfruttato il superbonus originario, quello al 110%, che adesso rischiano di perdere un mucchio di soldi a causa delle limitazioni nella vendita dell’immobile in oggetto. Ma questa non è l’unica casistica in cui una famiglia può perdere uno dei numerosi bonus messi a disposizione in caso di acquisto della casa, anche se si tratta della “prima”, ovvero quella scelta per la residenza abituale.

Se hai intenzione di acquistare casa occhio agli svantaggi, sono dietro l’angolo

Oggi il comparto immobiliare è letteralmente in subbuglio, e questo anche a causa della direttiva Case Green; come sappiamo, non esiste un obbligo vero e proprio di ristrutturare la casa, ma se non si adegua l’immobile questo perde immediatamente di valore. Ma non è tutto: comprare una casa significa modificare il proprio patrimonio mobiliare e immobiliare e ciò può avere ripercussioni sui vari bonus esistenti.

svantaggi dei bonus se si acquista la casa
Acquistare una casa non sempre conviene a livello ISEE – Designmag.it

Pensiamo ad esempio all’ISEE, che se rientra in determinati limiti permette al nucleo familiare di beneficiare di alcune forme di aiuto: lo sconto in bolletta, ad esempio, o l’Assegno Unico, o l’accesso a numerosi sussidi come l’Adi o il voucher libri scolastici. Ebbene, il patrimonio immobiliare è uno di quei dati che vanno a creare l’Indice finale della DSU, e più alto è il valore e maggiore sarà anche l’indicatore ISEE.

E non è tutto, perché sempre riguardo all’ISEE bisogna ricordare che, a seguito di una compravendita, è necessario effettuare l’aggiornamento dei dati, in modo che l’INPS vada a ricalcolare l’indicatore di equivalenza corretto. Questo si può fare tramite la compilazione dell’ISEE corrente, ma non è facile capire quali valori inserire nelle caselle predisposte. In caso di errore, si rischia la sospensione temporanea o il blocco dei bonus eventualmente concessi. Meglio dunque affidarsi a un esperto prima di comprare una casa, in modo da valutare tutti i pro e i contro del caso.

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