Gli abusi edilizi in condominio non sono fenomeni rari: ecco come bloccare legalmente le possibili irregolarità.
Il condominio è un luogo di aspre tensioni fra individui. Si litiga per mille ragioni diverse, anche futili. Succede però che i conflitti tra vicini possano sorgere anche per questioni molto serie e delicate, come la scoperta di opere abusive. Quando un condomino chiude un balcone con una veranda non autorizzata, attua interventi che non rispettano le norme stabilite dal regolamento condominiale (per esempio installando antenne o condizionatori senza consenso) e aggiunge superfici o volumi non previsti al proprio appartamento, crea un danno all’intero stabile.
Qualsiasi realizzazione di opere di costruzione o ristrutturazione senza le necessarie autorizzazioni (come il permesso di costruire o la SCIA) può compromettere l’unità estetica e strutturale dell’intero immobile. Piccole modifiche non autorizzate e interventi più invasivi possono anche creare futuri problemi burocratici a tutti i condomini. E, in casi estremi, dare anche origine a gravi danni alla stabilità dell’edificio.
Moltissimi condomini, all’epoca del Superbonus, hanno per esempio dovuto rinunciare alla possibilità di sfruttare l’agevolazione perché degli appartamenti presentavano degli abusi edilizi. Le irregolarità, anche se compiute da un solo condomino, possono portare a sanzioni civili per l’intero stabile. Oltre a ciò, bisogna mettere in conto i disagi pratici e morali che simili opere abusive possono determinare nei vicini.
Anche con l’edilizia libera e con il nuovo Salva-casa introdotto dal Governo Meloni le opere realizzate senza alcuna autorizzazione o comunicazione preventiva o condonabili non devono in nessun caso ledere i diritti dei confinanti, dei proprietari limitrofi e dei vicini in genere. Lo dice la legge. Ogni concessione edilizia è infatti rilasciata con la formula del “salvi i diritti dei terzi“.
Come bloccare gli abusi edilizi compiuti da un vicino di casa in condominio
Di fronte ad abusi edilizi e irregolarità, è possibile bloccare il vicino con una segnalazione alle autorità competenti. Di solito, ci si muove richiedendo un sopralluogo per verificare la legittimità dei lavori. Prima di tutto, ovviamente, sarebbe però il caso di tentare la strada del confronto civile. Chi lo sa, magari un colloquio schietto potrebbe anche bastare per far rinsavire l’autore dell’abuso.
Per non incorrere in errori e in false denunce, avrebbe senso provare prima a investigare sulla legittimità dell’opera. In questo senso potrebbe essere d’aiuto un professionista, per esempio un geometra, attraverso cui capire se i lavori del vicino siano conformi alle normative edilizie e supportati da tutti i necessari permessi.
Riscontrato un sicuro abuso, bisogna intervenire con una diffida. A tale azione può seguire quella di solito risolutiva della segnalazione alle autorità. Si tratta quindi di denunciare l’accaduto ai vigili urbani o l’ufficio tecnico del Comune di appartenenza. Per poter risolvere prima che sia troppo tardi il problema è consigliabile richiedere un sopralluogo.
In casi più estremi, si può anche decidere di intraprendere un’azione legale in modo da ottenere un’ingiunzione che blocchi i lavori. Con una denuncia formale è anche possibile chiedere un risarcimento per gli eventuali danni subiti.