Dopo la separazione se la casa viene assegnata all’ex coniuge chi deve pagare l’IMU, l’Imposta Municipale Unica?
La sentenza di separazione comporta grandi cambiamenti nella vita di una coppia. Nonostante la tristezza per la fine del rapporto e i dubbi sul futuro si dovrà avere la lucidità di costruire un nuovo presente fatto anche di burocrazia e dettagli pratici. Ad esempio chi pagherà l’IMU?
L’Imposta Municipale Unica è la tassa che si paga sulla proprietà di un immobile, terreno o fabbricato. C’è l‘esenzione per la prima casa adibita ad abitazione principale (a meno che non sia di lusso) e al verificarsi di altre particolari condizioni ma in tutti gli altri casa bisogna corrispondere annualmente un determinato importo. Le rate sono due, una con scadenza il 16 giugno, l’altra il 16 dicembre. A pagare, come detto, il proprietario dell’immobile.
Dopo una sentenza di separazione o divorzio, però, può accadere che uno dei due coniugi veda assegnata la propria casa all’ex coniuge. Succede quando ci sono dei figli minorenni o maggiorenni non autosufficienti. L’abitazione spetterà al genitore con cui andranno a vivere. In questo caso il proprietario della casa non disporrà più del suo bene ma dovrà comunque pagare l’IMU?
In caso di separazione o divorzio chi paga l’IMU?
Il giudice assegna il diritto di abitazione nella prima casa familiare al coniuge con cui andranno a vivere i figli. Secondo la normativa l’IMU deve essere corrisposto dal proprietario dell’immobile o da chi lo possiede in forza di un altro diritto reale (usufruttuario, titolare di diritto d’uso o di abitazione). Di conseguenza, sarà l’ex coniuge con diritto di abitazione a dover corrispondere l’IMU e non il proprietario.
E se l’ex non pagherà quanto dovuto non potranno esserci ripercussioni sul possessore dato che non risponde del debito in questione. C’è la possibilità per l’ex coniuge con intestato il diritto di abitazione di non pagare la tassa qualora ne faccia la propria residenza. In questo caso entrambi gli ex coniugi saranno esenti dal pagamento.
Condizione necessaria è che oltre ad essere abitazione principale, l’immobile sia anche luogo di residenza del contribuente e luogo di dimora abituale. Questo caso di esenzione è stato ribadito dalla Cassazione nella sentenza numero 6545 del 2023 e vale anche se l’assegnazione della casa non è legata ad una decisione del Giudice ma frutto di un accordo tra gli ex partner poi ratificato dal Giudice. Basta che ci sia un provvedimento giudiziale e l’IMU si potrà non pagare.