Ci sono alcuni colori che non andrebbero mai utilizzati per il soggiorno, pena trasformare la stanza in un orrore vero e proprio.
Quando si valuta il colore delle pareti bisogna considerare fattori differenti, nel soggiorno lo scopo sicuramente è rendere lo spazio accogliente, con colori che siano gradevoli a tutti, non fastidiosi alla vista e non eccessivi. Sicuramente la casa è un ambiente privato ma qui non si tratta della camera da letto ma di uno spazio che viene condiviso.
Quindi, nella scelta del colore, ci sono dettagli da valutare con attenzione. In primo luogo bisogna seguire la scala cromatica, questo vuol dire comunque avere delle linee guida, una base comune senza variare continuamente, sia tra le stanze che nel medesimo spazio.
I 5 colori da non usare mai in soggiorno: orrori in casa
Il rischio di lasciare la scelta troppo libera è di trovarsi poi con una scala cromatica imprecisa che attinge un po’ ovunque ma non riproduce uniformità nello spazio e quindi poi è orribile con i mobili e con gli accessori.
I colori da non usare in casa (designmag.it)
Che si tratti del colore delle pareti, di quello dei cuscini o dei tessuti, dei mobili o degli ornamenti, bisogna decidere un tema e una serie di colori. Va bene ampliare la palette o scegliere tonalità di prossimità ma non si possono mixare nella stessa stanza dieci colori differenti, non ha senso usare ad esempio due toni diversi dello stesso colore che cozzano tra loro perché il risultato non è gradevole.
La prima cosa da fare quindi è decidere una palette, partendo sia dalla tinta dei mobili fino a quella delle pareti. Questi due sono gli elementi chiave nella stanza. Se le pareti sono bianche c’è molto margine di manovra, altrimenti si inizia a delineare una limitazione. Quando si opta per il soggiorno però ci sono alcuni colori che non andrebbero mai utilizzati poiché il risultato può essere veramente poco adatto, nello specifico tutte quelle tonalità eccessive e di disturbo agli occhi ad esempio i colori fluo.
Un altro errore comune è optare per tinte troppo forti e decise come il rosso che, anche se particolari, alla lunga possono diventare una seccatura. Se si è indecisi meglio valutare un colore neutro, semplice, quindi una tinta pastello molto chiara, il bianco, il panna. Almeno non si sbaglia e dopo si è liberi di sperimentare.
No assoluto a tinte scure come nero, blu freddo e simili ma anche a quelle troppo accese come arancione o giallo limone. Seguendo queste regole si può quindi creare una linearità tra i colori dello spazio e i dettagli, senza però mixare troppo le tonalità, evitando quindi un fastidio agli occhi ma anche un problema per chi arriva in casa.