Non tutti hanno il pollice verde, e coltivare piante d’appartamento è una bella sfida anche per mani esperte, ma con qualche piccolo trucco il risultato è assicurato.
Curare le piante è difficile, anche perché si tratta di creature che non esprimono a parole i loro bisogni: vanno osservate e interpretate per capire se hanno sete, freddo, voglia di un po’ di sole. E anche se il pollice è più verde di una foglia di aloe vera, le risposte a queste domande non sono sempre ovvie. Se avete fatto fuori la maggior parte delle piante che avete posseduto finora, però, non disperate: abbiamo un utile rimedio per voi.
Per quanto faticoso, coltivare piante d’appartamento è uno sforzo che vale sicuramente la pena. Non solo l’aggiunta di un po’ di verde può rendere la nostra casa o il nostro ufficio più invitante: la presenza di elementi naturali aiuta a ridurre lo stress e in generale a sollevare l’umore. Ecco come farlo al meglio, evitando alcuni errori molto comuni.
Il segreto per la longevità delle piante d’appartamento
Paris Lalicata, specialista del negozio di fiori e piante da interno The Sill, dispensa un tris di consigli per mantenere vive, sane e forti le nostre piante d’appartamento.
- Studia la luce naturale della tua casa
Fornire alle piante da interno una luce adeguata è il fattore più importante per mantenerle sane, ha detto Lalicata a SELF. Ricordiamo quel che abbiamo appreso alle elementari: la luce solare determina la fotosintesi, il processo attraverso il quale le piante producono cibo nutrirsi e crescere. “Senza abbastanza luce, le piante alla fine si indeboliranno e perderanno tutte le foglie”, spiega l’esperta.È importante sapere in quale direzione puntano le finestre (possiamo usare un’app bussola sul nostro smartphone se non siamo sicuri), così come la differenza tra luce diretta e indiretta. Se la pianta non riesce a vedere il sole ma c’è luce che entra da una finestra vicina, la luce è considerata indiretta. Piante grasse, cactus e alcune varietà di ficus vogliono molto sole, e l’esposizione a Ovest è ideale per la maggior parte delle piante d’appartamento, a partire dal filodendro. Se la luce è troppo scarsa, vale la pena di optare per le lampade di coltivazione indoor: possiamo trovarle su Amazon, nei centri di giardinaggio e nei negozi di piante d’appartamento come The Sill. - Impara a riconoscere i segni di una pianta assetata
“Anche l’acqua è fondamentale per la crescita e la funzione di una pianta”, dice Lalicata. “Aiuta a fornire supporto strutturale, previene il surriscaldamento ed è utile persino per distribuire i minerali”. Proprio come piante diverse hanno bisogni diversi di luce, richiedono anche quantità diverse di acqua. Per avere un’idea generale di quanto spesso dobbiamo idratare le nostre piante d’appartamento, Lalicata suggerisce di pensare al loro ambiente naturale: è caldo e secco o piovoso e tropicale? La risposta viene da sé.Ma le regole generali vanno sempre modificate e adattate man mano che una pianta si adatta alla sua nuova casa. “Una pianta di pothos posta davanti a una finestra a est che riceve molta luce berrà acqua più velocemente di un pothos in un angolo poco illuminato, quindi non dovremmo innaffiare entrambe le piante allo stesso modo”, spiega Lalicata. Il modo migliore per sapere se la pianta ha bisogno di bere? Controllare l’umidità del terreno e cercare eventuali segni di disidratazione (steli cadenti, foglie arricciate, rugose o appassite, colore sbiadito o ingiallimento). - Cerca di offrire un ambiente domestico stabile
La maggior parte delle piante d’appartamento proviene da regioni tropicali e subtropicali, per cui in genere preferisce il calore e l’umidità. “Se la temperatura scende troppo, si rischiano danni e crescita stentata, e nei casi peggiori la pianta muore”, avverte l’esperta. Il livello ideale di umidità di una pianta dipende dalla specie, anche se lo standard di riferimento per gli esseri umani (dal 30% al 50% circa di umidità relativa) va generalmente bene anche per la maggior parte delle piante d’appartamento, secondo Lalicata.”Tuttavia – aggiunge la Nostra – le piante che amano l’umidità come le felci preferiscono circa il 40% o più per rimanere in buona salute ed evitare un eccessivo imbrunimento sui bordi delle foglie”. Se non avete un dispositivo che mostra i livelli di umidità della vostra casa, potete anche procurarci un igrometro (una decina di euro Amazon) e installarlo nella stanza principale che ospita le vostre piante. In ogni caso si raccomanda di evitare di esporle a correnti d’aria, condizionatori, termosifoni, finestre o porte aperte durante i mesi più freddi. In altre parole, cercate di non turbare il loro sistema: a loro non piace come non piace a noi.