In arrivo proroga del CIN per case vacanze: sollievo di sospiro per molti proprietari

Possibile proroga fino a gennaio 2025 per l’adeguamento alla normativa degli affitti brevi sul codice CIN da esporre fuori alle case vacanze e su ogni annuncio. 

Il Ministero del Turismo ha annunciato l’ipotesi di una proroga dell’obbligo del CIN su affitti turistici e affitti brevi fino a gennaio 2025. L’obbligo attualmente parte dal 2 novembre 2024 e per chi non si adegua scattano sanzioni.

Il codice CIN è stato introdotto dal primo settembre su scala nazionale e oltre centonovanta strutture (alberghiere, extralberghiere, nonché case vacanze o locazioni turistiche)  hanno eseguito la procedura di registrazione sulla piattaforma BSDR (Banca Dati Strutture Ricettive), ottenendo il codice univoco.

Codice CIN e proroga delle sanzioni fino a gennaio 2025

Il codice CIN (Codice Identificativo Nazionale) è destinata al comparto turistico-ricettivo ed è un’innovazione introdotta a livello nazionale con l’obiettivo di contrassegnare ogni unità immobiliare destinata all’attività alberghiere ed extra alberghiere, case vacanze e locazioni turistiche.

Proroga delle sanzioni codice CIN
Codice CIN nazionale, obbligatorio per le strutture ricettive – Designmag.it

Sono state molte le attività turistiche che si sono registrate sulla piattaforma BSDR ottenendo il codice CIN, Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha dichiarato che è stato un passo importante del settore in quanto molte aziende prima non erano nemmeno censite. Sono circa 500mila le aziende registrate, tra vecchie e nuove imprese. Un messaggio chiaro di trasparenza, che rappresenta l’obiettivo primario del nuovo quadro normativo.

Con l’obbligo di adeguarsi alla normativa, previste anche sanzioni per gli inadempienti. La normati va prevede sanzioni dopo sessanta giorni dalla piena operatività della piattaforma BSDR scattata il primo settembre 2024 per adeguarsi. Mentre, per le strutture che erano già presenti con il codice CIR (codice regionale) la scadenza si raddoppia e diventa centoventi giorni.

Si ipotizza un proroga nel primo caso che uniformerebbe la scadenza per tutte le strutture a gennaio 2025. Al momento la proroga è solo un ipotesi, ma dopo l’annuncio del Ministero del Turismo, è molto probabile che sarà definitiva.

Proroga necessaria per le criticità della piattaforma BSDR

La proroga si rende necessaria anche dalla segnalazione effettuata dall’Associazione Italiana Gestori Ospitalità Diffusa, la quale ha riscontrato varie problematiche nella fase di registrazione e richiesta del CIN sulla piattaforma BSDR.

La piattaforma ha rilevato criticità nell’interscambio di informazioni tra la Banca Dati Nazionale e le Banche Dati Regionali. Pertanto, la decisione di rimandare l’applicazione delle sanzioni e unificare le scadenze.

Il codice CIN dovrà esser esposto all’esterno dell’immobile in cui è si trova la struttura ricettiva, nel rispetto dei vincoli urbanistici e paesaggistici. Inoltre il codice dovrà essere inserito in ogni annuncio pubblicato o comunicato.

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