Bonus casa: se lo richiedi prima del 2025 hai il doppio del valore, affrettati o perdi l’occasione

Il Bonus casa va richiesto prima del 2025 per avere il doppio del risparmio. Un’occasione da non perdere ma bisogna affrettarsi.

Una stretta del Governo sui Bonus spaventa i cittadini preoccupati dall’eventualità di non poter approfittare più degli aiuti economici dello Stato nel 2025. Chi può meglio che proceda subito per evitare di lasciarsi sfuggire un’occasione di risparmio da sotto le mani.

Le novità sui Bonus edilizi 2025 sono tutt’altro che incoraggianti. Se già oggi risulta difficile ristrutturare casa, il prossimo anno lo sarà ancora di più. Nonostante le famiglie italiane siano in grandi difficoltà nel seguire la Direttiva Case Green, i Bonus verranno ritoccati in peggio risultando meno convenienti. Una stretta annunciata dalla Premier Giorgia Meloni e giustificata dalla necessità di gestire le poche risorse a disposizione evitando che gli aiuti gravino sulla spesa pubblica.

Si prevede, dunque, l’addio ai Bonus sulla seconda e terza casa accompagnato da modifiche ai Bonus casa più utilizzati nel 2024. L’Ecobonus rimarrà con detrazione al 65% ma sarà valido solo per la prima casa a condizione che gli interventi assicurino un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. Cambierà anche il Bonus ristrutturazione, in che modo?

Come cambierà il Bonus ristrutturazione nel 2025: valore dimezzato

Ad oggi il Bonus ristrutturazione prevede una detrazione al 50% con tetto di spesa massima di 96 mila euro. Queste caratteristiche rimarranno attive fino al 31 dicembre 2024, poi l’aliquota scenderà al 36% con tetto di spesa massimo di 48 mila euro. La metà rispetto al limite attuale ma non finisce qui. Dal 2028 si prevede un’ulteriore taglio della detrazione che scenderà al 30%.

Bonus ristrutturazione 2025 valore
Ristrutturare casa sarà meno conveniente nel 2025 (Designmag.it)

Pessime notizie per chi aveva preventivato di ristrutturare casa per ridurre i consumi del 16% come previsto dalla Direttiva Case Green. Le famiglie sperano che la Legge di Bilancio 2025 contenga interventi che evitino le modifiche al Bonus ristrutturazione ma considerando le parole della Premier sull’addio ai Bonus a pioggia crediamo che questa speranza sia vana. I lavori ammessi, invece, non cambieranno. Parliamo degli interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle singole unità abitative di ogni categoria catastale.

Lavori di manutenzione ordinaria sono ammessi solo per gli edifici residenziali. Il Bonus ristrutturazione, ad esempio, può essere utile per i cittadini che sostituiscono gli infissi e i serramenti (intervento che contribuisce ad aumentare la classe energetica dell’abitazione) o che mettono in atto interventi finalizzati al risparmio energetico. L’agevolazione continuerà ad essere spalmata su dieci anni con le somme da recuperare riportate in dichiarazione dei redditi modello 730 o modello Redditi Persone Fisiche.

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