Riparazione elettrodomestici: non buttare soldi, la puoi avere gratis con la nuova legge

Non devi per forza spendere per poter riparare gli elettrodomestici. Con la nuova direttiva puoi riuscire a fare tutto gratis. 

Quando si guasta la lavatrice o il frigorifero le spese di riparazione non sono uno scherzo e possono avere un impatto notevole sul bilancio familiare. Non a caso si tende a tamponare come si può rimandando fino a quando ormai l’apparecchio è irrecuperabile. Per fortuna c’è una nuova legge varata a livello dell’Unione Europea che può venire in aiuto delle famiglie.

Stando ai dati a disposizione ogni anno i cittadini europei pagano ben 12 miliardi di euro per acquistare nuovi elettrodomestici quando i vecchi si potrebbero riparare. Oltre a essere una spesa non necessaria questa scelta porta a produrre una quantità di rifiuti ingente da smaltire. Parliamo di circa 30 tonnellate di materiale all’anno, di cui buona parte non si può riciclare.

Il fine della nuova direttiva per agevolare la riparazione degli elettrodomestici quindi è anche quello di tutelare l’ambiente. Recuperando i modelli difettosi si ridurrebbero i rifiuti e le spese che il loro smaltimento comporta per i Pesi UE. A partire dal 30 agosto gli stati membri avranno due anni di tempo per riuscire a garantire il diritto alla riparazione ai propri cittadini.

Quando vale la nuova legge sulla riparazione degli elettrodomestici

La domanda che sorge spontanea a questo punto riguarda il contesto di applicazione della direttiva europea. Infatti questa non nomina gli apparecchi specifici ma parla in modo generico di “beni materiali che incorporano o sono interconnessi con un servizio digitale“. Una definizione che raggrupperebbe non solo lavatrici e lavastoviglie, ma anche smartphone e smart TV.

elettrodomestici in discarica
Garantendo la riparazione degli elettrodomestici si avrebbero meno rifiuti. – (designmag.it)

La Commissione Europea non esclude di allargare la categoria secondo criteri che verranno stabiliti in seguito. Restano però esclusi tutti i beni che pur rispecchiando le caratteristiche indicate sono adibiti ad uso industriale e non domestico. Per agevolare la riparazione degli apparecchi la direttiva chiede di snellire i tempi richiesti di accesso al servizio oltre che abbassare i costi.

Solo agendo su questi due binari riparare un elettrodomestico inizierà a diventare un’alternativa più conveniente a sostituirlo acquistandone un altro. Il termine massimo fissato dalla direttiva per riconsegnare l’apparecchio sistemato è di 30 giorni, e con una condizione in più a vantaggio del consumatore. Mentre attende infatti avrà diritto a ricevere un elettrodomestico sostitutivo.

A breve sarà creato anche un portale web per gestire in modo efficiente il servizio Qui i consumatori potranno trovare i centri di riparazione più vicini con una semplice ricerca. In più la direttiva lascia aperta ai paesi dell’UE la possibilità di prevedere agevolazioni ulteriori, come un bonus. L’Austria e la Francia hanno già provveduto a introdurne uno.

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