Come impermeabilizzare il terrazzo in vista dell’autunno: così ti metti al riparo da infiltrazioni pericolose

L’autunno è alle porte, ciò implica pioggia abbondante che va a determinare ovunque infiltrazioni, adeguare il terrazzo è il primo passo. 

Chi abita all’ultimo piano o ha un terrazzo di pertinenza sa bene quanto sia complesso gestire uno spazio esterno e superiore durante il periodo invernale. La coibentazione in questo caso è d’obbligo ma non solo per una questione propriamente climatica dell’immobile attiguo quanto per evitare, piuttosto, infiltrazioni d’acqua e quindi umidità e muffa.

Sembra qualcosa di insolito e invece è la prassi, per chiunque. Le infiltrazioni non sono determinate da un cattivo lavoro precedente ma dall’usura e da condizioni climatiche sempre più avverse. Basta poco per creare fori nelle coperture e quindi generare un pasticcio.

Impermeabilizzare il terrazzo prima dell’autunno: come evitare infiltrazioni

Le infiltrazioni nel terrazzo sono pericolose poiché vanno ad inficiare non solo le condizioni del terrazzo, creando sollevamenti e dissesti, ma possono anche portare ad una compromissione dei vani sottostanti. Come capire che c’è qualcosa che non va? Certamente facendo attenzione a macchie di umidità, muffa e segni visibili d’acqua in casa.

ti metti al riparo da infiltrazioni pericolose
Come evitare infiltrazioni d’acqua in terrazzo (designmag.it)

Bisogna quindi lavorare su due fronti, da un lato quello preventivo, dall’altro ovviamente di rifacimento. Tutto dipende dalle condizioni e dal tipo di manutenzione richiesta. La prima cosa da fare è impermeabilizzare le fughe del terrazzo, questo è un dettaglio eppure, laddove vi sia la pavimentazione, è il punto in cui si può infiltrare l’acqua.

Quindi, se si notano piccoli dettagli compromessi, meglio procedere in questo senso e andare a sistemare subito. Ciò infatti consente di non andare a compromettere il pavimento. Se invece c’è la guaina, quindi senza pavimentazione, e presenta fori, bisogna procedere o al rappezzo in quel punto o alla copertura totale. Le resine e le guaine sono ottimali in questo senso perché aiutano veramente molto ad evitare il deterioramento generale.

Ovviamente laddove vi sia pavimentazione l’obiettivo è andare a preservarla, in questo caso la manutenzione è più complessa anche se, per fortuna, tale barriera consente di avere un impatto limitato rispetto a quello generalizzato che se ne ricava con la guaina. Anche nella scelta ci sono pro e contro quindi, avere la pavimentazione vuol dire avere una barriera in più di protezione e quindi un supporto ulteriore ma, laddove vi siano grossi problemi sarà necessario rimuovere tutto e poi procedere.

Se invece è presente solo la guaina, c’è ovviamente una protezione inferiore ma sicuramente sarà possibile andare a fare interventi mirati, anche localizzati, in breve tempo. Il tutto però è comunque risolvibile a patto di fare attenzioni alle minime variazioni e intervenire sui piccoli punti prima che sopraggiunga la stagione delle piogge. Il clima secco permette anche una rapida asciugatura del lavoro e la messa in sicurezza generale.

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